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La bellezza
in un filler

L'uso dell'acido ialuronico è un trattamento che va eseguito da medici

«Vi voglio tutte belle». Recitava più o meno così, qualche tempo fa, la raccomandazione di una donna che si occupava del benessere delle donne. In questo periodo di ritorno alle normali occupazioni, avere un bell'aspetto è fondamentale, per lei e per lui. Per questo, pur se lo spirito non è dei migliori, può essere arrivato il momento di dedicare attenzione al corpo anche sul fronte dell'estetica, affidandosi alle mani di un medico specialista. Insomma: pur senza arrivare agli interventi chirurgici veri e propri, non c'è niente di male nel programmare un «ritocchino» che possa dare una ventata di giovinezza, sotto forma di «punturine» che aiutano a ridare forma e contorno alle stretture del viso.È il caso dei filler di acido ialuronico, che possono essere impiegati per «riempire» zone che tendono a perdere tono per gli anni e le cattive abitudini, prima tra tutte il fumo. Le cifre dicono che c'è una grande attenzione a questo aspetto. Negli Usa l'acido ialuronico è secondo solo al trattamento con tossina botulinica, per rilassare e rendere meno evidenti le rughe. Secondo i dati dell'American Society Aesthetic Plastic Surgery sono stati eseguiti 810mila trattamenti a base di acido ialuronico nel 2018, con un aumento circa del 30 per cento dal 2015 al 2018. Il trend futuro, peraltro, parla di ulteriori incrementi del mercato. Stando a quanto riporta Markets and Markets, per esempio, la medicina estetica è destinata, entro il 2023, a superare un giro d'affari globale di 17 miliardi di dollari, dai 10,3 del 2018, con una crescita media annua di oltre il 10 per cento. E da noi? Nel 2018, parliamo in termini generali, il numero di trattamenti di medicina estetica non invasiva si è avvicinato a 200mila, nel solo 2018, con i filler che sono tra gli strumenti più richiesti.Ma come lavora la sostanza, peraltro ampiamente diffusa nel corpo umano soprattutto in giovane età? In pratica aiuta le cellule della pelle a inglobare molecole d'acqua ed in particolare interviene sulla matrice extracellulare, cioè su una specie di cuscinetto su cui poggiano le cellule epidermiche dello strato più superficiale, rendendolo più compatto e idratato quindi disteso ed elastico.Per chi va in cerca dell'effetto «Instagram», capace di mettere in luce anche attraverso gli scatti fotografici con lo smartphone una pelle rilassata, insomma, non sempre è necessario il bisturi. Ovviamente la scelta va sempre condivisa con il medico ma se c'è bisogno di generare un cambio appena percettibile del viso, ottimizzando l'aspetto senza alterarlo, anche questi strumenti possono essere d'aiuto. A patto che non ci si pongano obiettivi che nascono da immagini di attori o di bellezze che sarebbero irraggiungibili.Tra gli approcci più richiesti ci sono il rinofiller per la correzione dei difetti della forma del naso, il trattamento delle occhiaia e delle borse, la definizione della linea della mandibola e l'intramontabile aumento di volume dello zigomo e delle labbra. In questo senso, tuttavia, non si punta più al classico «canotto» che può creare anche effetti non naturali. Ad esempio, con la tecnica «Russian Lips» si punta ad aumentare la parte rossa delle labbra e la definizione del contorno mantenendo il naturale rapporto tra labbro superiore ed inferiore. Il trattamento è indolore perché il filler contiene un anestetico locale ma gli effetti collaterali possono essere presenti, soprattutto all'inizio. Quindi affidatevi a mani sicure.

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