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Chiros, dall'alta moda alle mascherine per ospedali

Produzione di mascherine
Produzione di mascherine
Produzione di mascherine
Produzione di mascherine

Dall’alta moda alle mascherine, dai «capispalla» - termine tecnico per giacche e cappotti - ai «Dpi», i dispositivi di protezione individuale, per venire incontro alle esigenze nazionali richieste dall’emergenza Coronavirus.

 

Una riconversione dettata a maggio dall’improvviso balzo delle richieste per la pandemia e che ora lo stabilimento «Chiros» di Fossalta di Portogruaro (Venezia) raddoppia con una nuova ulteriore linea di produzione che sarà inaugurata lunedì prossimo, 10 agosto. All’incontro, nell’azienda che ha sede nel Veneto orientale, prenderà parte l’Amministratore delegato di Invitalia e Commissario Straordinario per l’emergenza Covid-19, Domenico Arcuri, il presidente di Invitalia, Andrea Viero, e l’Amministratore delegato di IMA Bologna, Alberto Vacchi.

 

L’operazione è promossa e sostenuta nell’ambito della struttura commissariale e dell’Agenzia per lo sviluppo d’impresa, mentre l’azienda emiliana fornirà i nuovi macchinari. L’inizio della riconversione della Chiros è a metà del mese di maggio: in uno spazio dedicato e sterile creato in azienda, è stata installata una macchina proveniente dall’Estremo Oriente, capace di produrre 3 milioni di mascherine Ffp2 al mese. L’iter autorizzativo è stato seguito da Confindustria Alto Adriatico di Pordenone Trieste e Gorizia, tramite la Savio Macchine tessili di Pordenone, che ha una sede cinese.

 

Ora la nuova ulteriore linea produttiva è invece tutta «madre in Italy» ed è stata fornita dalla Ima Group di Bologna, specializzata in piattaforme «chiavi in mano». La produzione a Fossalta potrebbe più che raddoppiare e raggiungere i 7-8 milioni di pezzi al mese, con la possibilità addirittura di toccare quota 12. La Chiros fa parte di quella filiera che rientra nella finalità del Commissario per l’emergenza Covid-19, di incrementare cioè la produzione italiana di dispositivi di protezione e contribuire all’autosufficienza del Paese nelle prossime fasi di convivenza con il Coronavirus nel campo dei Dpi. Mascherine che sono destinate a ospedali e ambulatori, alle aziende e in distribuzione anche in farmacia, al costo indicato dal commissario di 50 centesimi alla vendita, costo raggiungibile solo grazie all’automazione spinta del processo garantita dai macchinari come quelli in dotazione a Chiros.

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