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L'iniziativa fino al 15 giugno

Anche Lush Verona supporta Underwater Pro-Tour nella salvaguardia dell'ecosistema marino

Pinna nobilis
Pinna nobilis
Pinna nobilis
Pinna nobilis

Anche Lush Verona (piazza Bra) supporterà l'associazione Underwater Pro-Tour e il progetto di Citizen Science all’Isola del Giglio, una collaborazione tra sub e i ricercatori biologi marini dell’Università di Roma, volto a salvaguardare l’ecosistema marino attraverso lo studio e delle nacchere giganti e delle condizioni di salute del Mediterraneo.

 

Il ricavato delle vendite della crema Charity Pot di Lush, venduta dall'8 al 15 giugno, verrà infatti donato  ad Underwater Pro-Tour.

 

Negli ultimi anni si è diffuso nelle acque del Mediterraneo un parassita che ha attaccato in particolare la Pinna Nobilis, causando una vera e propria moria della specie. A causa dell’infezione ad opera del parassita Haplosporidium pinnae, la mortalità delle nacchere giganti è aumentata esponenzialmente in tutto il Mediterraneo, mettendo la specie in grave rischio di estinzione. Di pari passo alla moria della Pinna Nobilis si è verificato un aumento della presenza della Pinna Rudis, un altro mollusco bivalve più piccolo, con spine ornamentali e conchiglia triangolare resistente all’infezione.

 

I dati raccolti sulla presenza della Pinna Nobilis saranno forniti a ricercatori biologi marini dell’Università di Roma che studiano la specie in pericolo, per cercare di individuare le condizioni favorevoli in cui si trovano gli organismi superstiti nei fondali del Giglio e i fattori utili per favorire una situazione di ripopolamento della specie.

 

“L’obiettivo di Underwater Pro-Tour - spiega Gianmaria Vettore, ideatore del progetto e Presidente di Underwater Pro-Tour - è quello di coinvolgere subacquei tecnici e ricreativi per effettuare la raccolta di quei dati che possono essere utili ai biologi marini proprio per studiare il fenomeno della moria di Pinna nobilis e della proliferazione di Pinna rudis. La sinergia tra studiosi e subacquei ha dato vita ad attività che si riferiscono ad una o più ricerche scientifiche, la cosiddetta Citizen Science: con il nostro progetto, vogliamo impiegare al meglio questa sinergia, sfruttando l’aiuto degli amici subacquei e rendendoli, allo stesso tempo, partecipi di un’iniziativa di salvaguardia di una delle specie più amate dei nostri mari.” 

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