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L'intervista

Wolkswagen: «Il futuro è elettrico»

Viaggiare su auto rigorosamente elettriche, che ci informano sulla situazione del traffico e sui servizi lungo il tragitto. Fare tappa nei parcheggi scambiatori per raggiungere i centri cittadini solo a bordo di scooter e monopattini sempre elettrici, come già si sperimenta a Barcellona. Ricaricare i mezzi attraverso colonnine multifunzione, come si fa oramai abitualmente a Verona. Per il comparto dell'automotive il futuro si avvicina a passi da gigante. A raccontarlo è Stefano Sordelli, direttore Future Mobility di Volkswagen Group Italia.

SI PUNTA AD UNA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE GREEN. Sordelli venerdì 20 parteciperà al Festival del Futuro, in programma dal 19 al 21 novembre: si tratta della seconda edizione, la prima interamente digitale, promossa e organizzata dal Gruppo editoriale Athesis con Eccellenze d'Impresa e Harvard Business Review Italia. La tre giorni sarà trasmessa in streaming sui siti del Festival del Futuro festivaldelfuturo.eu, dei quotidiani L'Arena, Il Giornale di Vicenza e Bresciaoggi, delle tv TeleArena e TeleMantova e di Radio Verona.«Come Gruppo abbiamo sottoscritto l'accordo di Parigi sul clima del 2015 e da allora lavoriamo costantemente sulla riconversione produttiva e sulla creazione di nuovi modelli da mettere in commercio, che nel 2028 saranno già una settantina per i 12 marchi di proprietà, cinque dei quali commercializzati anche da Volkswagen Group Italia», spiega. Ma non solo. «Siamo concentrati soprattutto nella costruzione di partnership con la pubblica amministrazione, gli enti locali, gli stakeholders dei settori dell'energia, telecomunicazioni ed It perché l'ecosistema Paese sia pronto alla transizione», aggiunge Sordelli. «Il mio lavoro consiste proprio in questo: sviluppare progetti di mobilità trasversali ai brand del Gruppo e costruire collaborazioni per far crescere un nuovo modello di mobilità sostenibile e pulita», afferma e rilancia.

UN PROGETTO PILOTA. In questo scenario rientra il progetto pilota Electrify Verona che Volkswagen Italia sta realizzando dal 2018 con Comune di Verona e Agsm. «Prevede entro il 2021 il posizionamento di 100 punti di ricarica (a fine ottobre erano 41, ndr). Un modello che potrà essere replicato anche in altre città», aggiunge. Intanto, a Berlino, il Volkswagen sperimenta il car sharing con vetture solo elettriche e nel capoluogo della Catalogna, dove ha sede Seat, uno dei brand del gruppo, la mobilità a due ruote in città.

RICARICA ELETTRICA. In Italia Volkswagen e Audi hanno partecipato al Progetto Eva+, finanziato dalla Commissione europea e coordinato da Enel in collaborazione con la utility austriaca Verbund e i marchi Nissan, Renault, Bmw. «Siamo riusciti a realizzare oltre 200 punti di ricarica soprattutto sulle strade extraurbane, di collegamento con la rete autostradale, ancora piuttosto sguarnita di punti di rifornimento», ragiona Sordelli.

CRESCITA E PREZZI. «L'elettrico è il futuro e i trend di mercato lo dimostrano. In un anno pesantemente segnato dalla crisi Covid, il segmento full elettric cresce in maniera esponenziale. In Italia l'anno scorso avevamo venduto 10mila vetture con questa tipologia di alimentazione, quest'anno a fine ottobre già 20 mila», sottolinea. «Inoltre, l'auto del futuro sarà sempre meno "ferro" e sempre più "software", abilitata a garantire servizi in car o tramite app da cellulare», conclude. I listini, che hanno frenato gli acquisti, non saranno più un problema. «Già ora, ad esempio con Volkswagen ID.3 i prezzi sono abbordabili, trainati dalla discesa dei costi delle batterie, fulcro della vettura elettrica. Anche gli incentivi stanno aiutando», conclude. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Valeria Zanetti