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Il presidente dell’emittente in vetta alle classifiche degli ascolti

Lorenzo Suraci: «Il segreto del successo di Rtl?
Continua innovazione e qualità dei contenuti»

Lorenzo Suraci presenta l'app di Rtl 102.5 sullo smartphone
Lorenzo Suraci presenta l'app di Rtl 102.5 sullo smartphone
Lorenzo Suraci presenta l'app di Rtl 102.5 sullo smartphone
Lorenzo Suraci presenta l'app di Rtl 102.5 sullo smartphone

Una radio sempre più digitale, in grado di differenziare la proposta per i diversi target, dai più giovani alle generazioni più in là con l’età. Ma anche una radio sempre più “on demand”, che dopo aver conquistato le prime posizioni sulle tradizionali frequenze si fa sempre più spazio all’interno di smartphone e tablet grazie agli strumenti offerti dalle tecnologie più innovative. È nel Dna di Rtl 102.5 la volontà di guardare sempre al futuro: lo sottolinea anche Lorenzo Suraci, presidente dell’emittente in vetta alle classifiche degli ascolti, quando spiega la decisione di essere radio partner del Festival del Futuro. Già da alcuni giorni i diversi spazi dedicati all’informazione, dai radiogiornali a trasmissioni quali «Non stop news», ospitano aggiornamenti e interviste con i protagonisti dell’evento. «Siamo sempre aperti a ogni tipo di innovazione e tecnologia nuova», spiega Suraci, «inoltre siamo legati a Verona da numerose iniziative, rapporti, persone. Ci è sembrato quindi naturale collaborare a questa manifestazione mettendo a disposizione tutto il nostro know how per quanto riguarda il mondo dell’informazione radiofonica». E per quanto riguarda anche la tecnologia, storicamente una delle colonne portanti di Rtl. Ricorda bene Suraci quando «negli anni Novanta un mio collaboratore, direttore dei programmi, mi parlò per la prima volta del pc. Per me era qualcosa anni luce lontano dal mondo della radio. Eppure lui, in poche parole, mi aprì un mondo sulle potenzialità di questo strumento che divenne per la nostra radio un magazzino di contenuti». Fu il primo passo in un percorso di continua innovazione, caratterizzato da numerose tappe. «Fummo i primi ad applicare gli sms da cellulare alla radio», continua, «gli ascoltatori li mandavano e gli speaker in diretta li leggevano». Negli anni 2000, con un ecosistema più ampio caratterizzato non solo dai media tradizionali ma anche dall’arrivo del web e delle pay tv, «andammo, anche questa volta per primi, in radiovisione», racconta Suraci, «sperimentando un prodotto dedicato ai giovani: la musica della radio e, sullo sfondo, un cartello attivo che riportava i messaggi che ci venivano inviati dal telefono. Nella prima settimana ne ricevemmo 20mila, 12mila dei quali dalla Polonia». L’emittente era già andata oltre i confini nazionale. Rtl è stata anche la prima radio a sperimentare l’isofrequenza, tecnicamente impossibile in Fm, ma che ha dato all’ascoltatore l’opportunità di ascoltare il proprio canale preferito utilizzando i più svariati device. Suraci si sta gustando oggi il successo della sua radio, che trasmette 24 edizioni quotidiane del su tv e smart tv, in Dab+, cioè la radio digitale, e su smartphone, tablet, desk del pc. Risultati ottenuti cavalcando le tecnologie innovative per garantire agli ascoltatori un livello il più elevato possibile di audio ma anche di servizi e contenuti. Nasce con questo obiettivo un progetto che, spiega il presidente di Rtl, rappresenta il futuro del settore: RadioPlayer Italia, la prima App totalmente gestita dalle radio italiane. Una proposta innovativa che nasce dalla volontà di fare sinergia, di mettere insieme know how e risorse per offrire a 44 milioni di ascoltatori settimanali della radio un accesso più rapido, semplice e innovativo all’universo dello streaming audio e dell’offerta on demand, ai podcast, ai contenuti offline. «Abbiamo avviato un’operazione di sistema che rafforza e tutela il bene comune Radio sul web», spiega, che è anche presidente di Player Editori Radio, società che raggruppa tutte le emittenti radiofoniche italiane nazionali e locali, «presto i nostri ascoltatori avranno un accesso unificato a centinaia di stazioni su tutti i device: mobile, desktop, in-car e in-house. La radio è un media potente e in constante evoluzione. Contiamo di lanciare al più presto l’App su tutta la filiera digitale: connected cars, smart speakers, smart watches, smart tv, speakers wifi, oltre a smartphone, tablet e pc». •

Francesca Lorandi