Nuove generazioni

«Indossiamo nuovi occhiali per guardare in faccia i giovani: serve un cambio di paradigma»

Da sinistra, Benadì, Francesio, Mamoli, Bartolomei, Manfredi

«Dobbiamo indossare gli occhiali giusti quando guardiamo i giovani negli occhi., Disimparare a imporre i nostri schemi e ascoltare cosa vogliono dirci: perché loro hanno il desiderio di impegnarsi nel futuro, vogliono sentirsi più coinvolti e più responsabili».

Marco Benadì è pubblicitario, partner&Ceo di Dolci Advertising, ed è anche scrittore, autore del libro «A un metro dal futuro., Speranze e paure di una gioventù sospesa».

FDF - Intervista a Giovanni Francesio

La fotografia delle nuove generazioni l'ha raccontata ieri durante la seconda giornata di questa quinta edizione del Festival del Futuro, l'evento promosso da Gruppo Editoriale Athesis, Eccellenze d'Impresa e Harvard Business Review Italia ospitato al Teatro Ristori di Verona. Perché tra geopolitica, economia, cambiamento climatico e altri macrotrend che incideranno sul futuro e che per questo sono stati al centro della tre giorni di confronti e dibattiti, non si poteva tenere in un angolo quelli che saranno i protagonisti dei prossimi decenni.

Ieri un focus moderato dal direttore de L'Arena, Bresciaoggi e Gazzetta di Mantova Massimo Mamoli, ha voluto analizzare paure e incertezze delle nuove generazioni, riflettendo su quali strumenti consegnare loro per «proteggerne i sogni, che vanno coltivati per far sì che si possano realizzare», ha detto Benadì, intervenuto sul palco insieme a Pierluigi Bartolomei, direttore generale del Centro Elis, org che si occupa di formazione professionale, il direttore editoriale di Neri Pozza Giovanni Francesio e Filippo Manfredi, direttore generale di Fondazione Cariverona.