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TECNOLOGIA E MEDICINA

Il Covid si combatte dallo spazio

Le tecnologie satellitari in questi mesi di emergenza hanno aiutato la lotta al Covid-19
Le tecnologie satellitari in questi mesi di emergenza hanno aiutato la lotta al Covid-19
Le tecnologie satellitari in questi mesi di emergenza hanno aiutato la lotta al Covid-19
Le tecnologie satellitari in questi mesi di emergenza hanno aiutato la lotta al Covid-19

Tecnologie spaziali per far fronte all’emergenza Covid-19. In che modo? Con minirobot a guida autonoma per la consegna «contactless» di prodotti sanitari nelle città, con furgoni equipaggiati con il meglio della tecnologia di comunicazione e localizzazione satellitare, che possono trasformarsi in mini-laboratori in grado di dialogare con gli ospedali. E ancora, dati satellitari che, combinati con sensori a terra, identificano le correlazioni tra ambiente, micro-clima, inquinamento e diffusione del Covid-19 e realtà aumentata che facilita gli operatori sanitari nel gestire le operazioni dentro le strutture ospedaliere con dati e informazioni che si aggiungono alla normale visione. Sono alcune delle proposte che hanno partecipato al bando «Space in response to Covid-19 outbreak», che prevede la sperimentazione di tecnologie spaziali per il contenimento, il monitoraggio e il contrasto della pandemia. Il bando, che mette a disposizione 10 milioni di euro, è promosso dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) e proposto dall’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) in accordo con il ministro per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione Paola Pisano e il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio con delega alle politiche per lo spazio Riccardo Fraccaro, ed è destinato a due ambiti di applicazione: salute ed educazione a distanza mediante l’uso di tecnologie spaziali per il contrasto alla pandemia. Pubblicato il 30 marzo, ha ricevuto 85 proposte per la parte sanitaria e 13 per la sezione relativa all’istruzione a distanza. Su questo tema, piccole e medie aziende italiane hanno presentato idee come attività di e-learning che prevedono l’uso di laboratori a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, creando l’opportunità di sperimentare da casa direttamente nello spazio, ma anche servizi di telecomunicazione ibrida terrestre-satellitare per sopperire al «digital divide» delle aree nazionali non coperte dal 4G, in modo da mettere a disposizione di tutti la didattica a distanza. «La tecnologia spaziale è un importante motore di sviluppo economico e innovazione in diversi settori dall’agroalimentare alla medicina, dall’ambiente alle telecomunicazioni: nuove forme di connettività, nuovi tessuti, dalle infrastrutture all’ottimizzazione dei segnali Gps, fino a innovazioni in campo molecolare», spiega il ministro Pisano. «Le tecnologie satellitari», aggiunge il sottosegretario Fraccaro, «possono contribuire in maniera determinante ad affrontare questa fase e la nostra priorità è quella di mettere le attività spaziali al servizio dei cittadini. La grande adesione al bando da parte del mondo produttivo italiano legato allo spazio dimostra che è necessario continuare a valorizzare questo comparto». Le proposte sono arrivate da parte di imprese spaziali e sanitarie nazionali «che hanno presentato dei progetti innovativi non solo per la gestione dell’emergenza ma anche per applicazioni e servizi sostenibili che possono successivamente entrare a fare parte della vita di tutti i giorni dei cittadini», sottolinea il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Giorgio Saccoccia. Grazie alle risorse messe a disposizione dal bando, aggiunge, «possiamo contribuire a fornire un aiuto concreto soprattutto a tante piccole e medie imprese in questo momento di difficoltà».

Francesca Lorandi