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L'intervento

Grazia Pertile: «Ridaremo vita agli occhi con le nanoparticelle»

Grazia Pertile durante il suo intervento al Festival del Futuro
Grazia Pertile durante il suo intervento al Festival del Futuro
Festival del Futuro, gli interventi del 20 novembre

 

Al Festival del Futuro Keynote speech di Grazia Pertile, Direttrice dell’Unità operativa di oculistica dell’IRCCS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar.

«Le patologie della retina hanno un impatto sulla vita del singolo e della comunità. Ci sono patologie che influenza i fotorecettori della retina: una è la retina pigmentosa (che colpisce una persona ogni 3.500), che fa vedere solo al centro, mentre il paziente con degenerazione maculare senile (che colpisce un 10% degli anziani con vari stadi) vede solo la periferia».

«Retina artificiale: c'è quella a elettrodi e quella fotovoltaica. E poi ci aspettiamo molto dalle cellulare staminali. La retina fotovoltaica funziona con dei materiali che catturano la luce e la trasformano in impulso elettrico, con un comportamento molto simile ai fotorecettori. Ci siamo accorti che il materiale fotovoltaico li possono sostituire»

 

 

La dottoressa Pertile illustra poi gli esperimenti e i risultati ottenuti con le nanoparticelle sugli occhi degli animali. «Abbiamo lavorato prima sugli occhi dei ratti e poi su quelli dei maiali, con risultati incoraggianti». 

«Per capire se gli animali tornano a vedere osserviamo la reattività delle papille. Dopo iniezione di nanoparticelle notiamo un ritorno alla vista. Speriamo che questo si possa sperimentare anche sull'uomo: speriamo di ottenere le autorizzazioni, speriamo nel 2022. Le sperimentazioni poi dureranno circa un anno e mezzo». 

«Con le cellule staminali invece possiamo lavorare sostituendo o aiutando a sopravvivere cellule che faticano a lavorare»

 

Riccardo Verzè