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TESTIMONI

«Fiere e digitale asset per ripartire»

Danese: «Rassegne in presenza, indispensabili» Bauli:«Tecnologie, alleato da cui è impossibile prescindere». Riello:«Trend velocizzati»

Trasformare una situazione negativa in una grande opportunità. Lo ha fatto il Festival del Futuro, reinventandosi in una versione interamente digitale, fornendo così un prodotto nuovo in grado di rispondere ai grandi interrogativi di quest'epoca. E, allo stesso modo, lo sta facendo anche il tessuto economico veronese, con tante imprese che, pur nelle incertezze del momento, trovano occasione di miglioramento continuo.

VERONAFIERE. Certo, è tutt'altro che facile, come ammette Maurizio Danese, presidente di Veronafiere, partner del Festival. «Il sistema fieristico in questo momento sta navigando in acque molto turbolente», afferma Danese, «siamo stati i primi a chiudere e saremo purtroppo gli ultimi a riaprire. Un sistema da un miliardo di fatturato segnerà quest'anno un crollo dell'80%. Abbiamo trovato un grande supporto nel digitale, ma non potrà essere sostitutivo delle fiere. Il mercato chiede eventi in presenza e dopo questi mesi di obbligato fermo, li ritiene indispensabili». Basta un numero per rendere l'idea. «Ogni anno», precisa Danese, «le Pmi maturano il 50% del loro export dai contatti generati nelle rassegne internazionali del nostro Paese. Le fiere sono un asset fondamentale per la ripartenza dell'economia nazionale».

CONFINDUSTRIA VERONA. Nell'attesa, le tecnologie rappresentano un alleato dal quale è impossibile prescindere, come sottolinea Michele Bauli, presidente di Confindustria Verona. «Il digitale con la sua pervasività è diventato sicuramente l'elemento trainante di un'economia, che sta entrando nelle fabbriche ma anche nella società. Ha cambiato tanti aspetti della nostra vita e tante potenzialità ha ancora da esprimere», spiega Bauli, «e rappresenta un terreno su cui è necessario che tutti gli attori del territorio lavorino insieme. Come abbiamo avuto modo di mettere in luce anche nel nostro appuntamento "Traiettorie", se istituzioni, politica e imprese lavorano insieme si possono ottenere grandi risultati: il digitale credo sia proprio uno dei temi in cui occorre mettersi alla prova». La pandemia ha accelerato alcune dinamiche che, da risposta all'emergenza, potrebbero diventare la base su cui costruire un nuovo slancio di sviluppo. «Da una nostra recente indagine», aggiunge a questo proposito Bauli, «più di sei imprese su dieci hanno dichiarato che i cambiamenti introdotti per necessità sono diventati occasione di innovazione e quindi su molti di questi hanno intenzione di continuare ad investire. È questa la forza della nostra imprenditoria: riuscire anche in occasioni di estreme incertezza e difficoltà a trovare occasioni di miglioramento continuo».

CAMERA DI COMMERCIO. Cambiare quindi, adeguandosi alle trasformazioni che stanno coinvolgendo i comportamenti delle persone, le dinamiche di interazione, le richieste dei consumatori. «In un certo senso», afferma Giuseppe Riello, presidente della Camera di Commercio, «la crisi ha accelerato una serie di tendenze di lungo periodo presenti già prima. Andando a velocizzare i trend economici e sociali esistenti, la pandemia ha accresciuto il peso di tre temi in particolare: la tecnologia, la sanità e l'ecosistema finanziario». Nuovi punti di riferimento. «La tecnologia e la sanità infatti», spiega Riello, «costituiranno le fonti principali di crescita sostenibile in futuro e le questioni sociali assumeranno maggiore importanza, con profonde ripercussioni per le imprese. Nei prossimi due anni, le aziende dovranno fare i conti con un contesto economico difficile a cui non tutti i modelli di business sopravviveranno». Ma non solo. «Questa pandemia», conclude Riello, «rappresenta un momento topico per il contesto economico, un evento raro che merita a tutti gli effetti di essere descritto come una crisi. Ed è proprio nell'analisi rigorosa del suo impatto sui vari modelli di business che risiede l'opportunità di individuare valore». © RIPRODUZIONE RISERVATA

FRANCESCA LORANDI