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Sangiorgio: "La finanza è il ponte tra chi ha le idee e chi ha le risorse"

di Andrea Mason

Una finanza sostenibile per un mondo sostenibile
(in collaborazione con Pictet)

Intervengono: Rosa Sangiorgio, Responsabile degli Investimenti Responsabili di Pictet Wealth Management, Italia (chairman); Alessandro E. Hatami, Managing Partner di Pacemakers; Alessandro M. Lerro, Presidente Comitato Scientifico di AssoFintech; Claudia Segre, Presidente e Fondatrice di Global Thinking Foundation.

Sangiorgio: "Situazione energetica complessa, serve collaborazione da parte di governi, popolazione, azienda e finanza. La finanza è il ponte tra chi ha le idee e chi ha le risorse. La finanza ha necessità di un mondo stabile e un dovere fiduciario di lavorare in maniera prudente. Serve collaborazione tra le aziende e l'industria finanziaria e tra questa e i governi".

Lerro: "L'Unione Europea ha idee chiare, con l'obiettivo di ottenere la neutralità energetica entro il 2050. I flussi finanziari vanno riorientati verso la sostenibilità. Tra le tante azioni va anche combattuto il green washing. Nonb solo: la finanza deve collborare con i clienti. La sostenibilità è a tutto tondo, deve riguardare valori complessivi. Dobbiamo dare una spinta al mondo economico e alla società civile verso la sostenibilità".

Hatami: "Nei paesi in via di sviluppo (3 miliardi di persone), ma anche in Italia (il 4 per cento) parte della popolazione non ha accesso ai servizi finanziari. Bisogna lavorare sulla banche perchè forniscano incentivi. Bisogna trasformare le iniziative positive in operazioni che le banche non possano negare, dando così l'accesso ai propri servizi anche attraverso l'utilizzo della tecnologia. Ad esempio i giovani non hanno solo interessi prettamente finanziari, ma pensano anche al ritorno positivo verso l'ambiente dei loro investimenti. Il cambiamento di generazione sta spingendo verso queste nuove soluzioni, più trasparenti. Ad esempio le banche possono spingere sul modo di pensare dei propri clienti, indirizzandoli alla sostenibilità e al sociale".

Segre:"Cerchiamo di portare alle aziende dei modelli sostenibili a favore delle fasce più deboli della popolazione. La sostenibilità e la parità di genere sono oggi una scelta obbligata, una via perseguita anche dai dipendenti delle aziende. Il cambio di passo è ormai necessario e imprescindibile per la sopravvivenza delle stesse aziende. L'educazione ecomomico-finanziaria? Sarebbe auspicabile inserirla nelle scuole, affiancandola agli studeni che hanno già competente tecnologiche in maniera da evitare possibili ludopatie. Molti paesi hanno inserito all'università un esame specifico. La società è cambiata: ha bisogno di competenze digitali ed economiche".