<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Pantini: «Fondamentale ridurre del 50% l'uso di agrofarmaci e antibiotici e del 20% i fertilizzanti»

di Federico Ballardin
Il responsabile business unit agrifood e wine monitor di Nomisma ha parlato delle prospettive del mercato agroalimentare italiano
Denis Pantini

Denis Pantini, responsabile business unit agrifood e wine monitor di Nomisma ha parlato delle prospettive del mercato agroalimentare italiano: «L'Italia ha avuto una crescita del 70% di import export di derrate alimentari. La guerra ha reso più difficile gli approvvigionamenti. L'Ucraina ci riforniva di mais anche se le importazioni non si sono arrestate nonostante i problemi politici. Problema diverso per i semi di girasole che arrivano in gran parte proprio dall'Ucraina. Quali sono i vincoli di produttività dell'Italia? La superficie di terreno è limitata anche per via del consumo di suolo. Stiamo perdendo terreno coltivabile e molta della superficie agricola è fragile per via dell'erosione, ad esempio. Un'altra preoccupazione è la riduzione delle piogge. I periodi di siccità negli ultimi anni sono stati molti. Preoccupa anche l'aumento dei costi delle materie prime come i fertilizzanti e dei carburanti. Per quanto riguarda la transizione ecologica ci sono una serie di obiettivi da raggiungere per contrastare i cambiamenti climatici. Tra questi la riduzione del 50% degli agrofarmaci e degli antibiotici e del 20% dei fertilizzanti».