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De Castro: «L'Italia per assicurare i prodotti tanto amati all'estero deve aumentare la superficie coltivabile»

Prof. Paolo De Castro

Paolo De Castro, europarlamentare: «La sicurezza alimentare sembrava una cosa scontata ma non lo è più. Prodotto una volta ce n'era e quindi non c'era la necessità di fare scorte. La situazione è cambiata per il covid ma anche per la guerra. Il consumo alimentare in Cina è aumentato assomigliando ai livelli occidentali. Per anni non consumavano carne e latte, oggi sono aumentati moltissimi i consumi di questi prodotti. Se arrivassero a livelli occidentali occorrerebbero due pianeti, se aggiungete l'India... Non possiamo permetterci consumi a livello occidentale in tutto il mondo. Il settore alimentare è oggi vulnerabile. Il cibo viene usato anche come arma, se vedete cosa accade in Russia. La sicurezza alimentare per un paese grande esportatore come noi, diventa cruciale. Deve diventare conveniente coltivare. Vino, pasta, formaggi esportiamo a ritmi alti, in questo scenario è fondamentale l'alleanza tra mondo agricolo e della trasformazione. Ci devono essere prezzi garantiti e certezza di collocazione del prodotto, si sta lavorando molto su questo tema. Il problema dell'acqua negli ultimi 30 anni è diventato importante, non guardiamo solo all'ultimo anno, noi perdiamo più del 50% dell'acqua. Bisogna puntare all'efficienza. Il Pnrr mette a disposizione delle risorse che ci può aiutare a recuperare l'acqua piovana ma soprattutto di usarli per ridurre gli sprechi. Un esempio? Installare pannelli fotovoltaici su terreni che potrebbero essere coltivati».