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Innovazione nella storica occhialeria

Tempi ridotti e meno carta: Safilo diventa 4.0

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Safilo, lo stabilimento digitalizzato
Safilo, lo stabilimento digitalizzato
Safilo, lo stabilimento digitalizzato
Safilo, lo stabilimento digitalizzato

Schermi touch tra le linee di produzione dove nascono, dalle mani esperte di operaie e operai, gli occhiali che portano il marchio delle griffe internazionali. Così la produzione in Safilo diventa 4.0. La trasformazione digitale, infatti, è approdata in due stabilimenti italiani del gruppo dell’occhialeria, a Santa Maria di Sala (Venezia) e Longarone (Belluno). È il frutto di una partnership avviata un anno fa con la società di consulenza AzzurroDigitale.

 

Grazie all’introduzione di un ecosistema digitale formato da due piattaforme integrate, Digital Cockpit e AWMS, si è registrata una notevole velocizzazione dei processi produttivi, con un importante miglioramento dell’efficienza di stabilimento che si traduce nell’abbattimento del 10% dei tempi di attraversamento dello stabilimento. Oltre a ottimizzare i tempi e ridurre gli sprechi da lavorazione, si è ridotto al minimo l’utilizzo di documenti cartacei, sostituiti dai pixel sugli schermi. Ogni postazione di montaggio degli occhiali è oggi dotata di un display tramite il quale chi sta lavorando alla postazione segnala il numero di pezzi lavorati, gli eventuali difetti riscontrati e le lavorazioni effettuate. I dati vengono convogliati e analizzati da una piattaforma software, Digital Cockpit, che fornisce statistiche in tempo reale sull’efficienza dell’impianto e li mostra su uno schermo appeso in linea di produzione, e consultabile anche via smartphone.

 

L’altra innovazione è AWMS, Advanced Workforce Management System: il software prende il posto dei fogli di calcolo e dei tabelloni appesi al muro, e gestisce i turni di lavoro usando l’intelligenza artificiale. Le applicazioni sono state sviluppate sulla base della Digital Operations Strategy (DOS) che AzzurroDigitale ha sviluppato insieme al team del professor Andrea Vinelli, docente di ingegneria gestionale all’Università di Padova. «Safilo ha voluto investire oltre un milione di euro nella digital transformation – commenta Fabio Roppoli, Chief Operations Officer di Safilo – perché ci consente di lavorare meglio, in sicurezza, e ci offre la possibilità di avere informazioni in tempo reale ed eliminare le attività che non portano valore aggiunto, come l’inserimento manuale dei dati, per concentrarci sull’efficienza e la qualità della produzione».