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Terzo giorno: sesta sessione

«Decarbonizzazione, la strada è lunga ma è una sfida da vincere»

Foto Marchiori
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“Obiettivo decarbonizzazione: i 10 anni che cambieranno il mondo dell’energia”, in collaborazione con Fondazione Eni – Enrico Mattei. 

Relatori: Alessandro Lanza, Direttore, Fondazione Eni Enrico Mattei; Giorgio Graditi, Direttore, Dipartimento Tecnologie energetiche e fonti rinnovabili, Enea; Carlo Stagnaro, Direttore ricerche e studi, Istituto Bruno Leoni; Andrea Bolla, Presidente e Amministratore Delegato VIVI energia e VIVI esco; Alessandro Blasi, Special Advisor to the Executive Director, IEA.

 

LANZA: Dieci anni: dal punto di vista delle politiche energetiche è un numero piccolo. Sicuramente è un numero importante se vogliamo raggiungere quel risultato.

Transizione energetica avviene quando arriva una fonte nuova. Ho come il sospetto che la prossima transizione non avrà una fonte nuova che spingerà questo processo e che non porterà a un benessere diffuso, come capitato a fine Ottocento e a metà Novecento.

Questo è un processo di decarbonizzazione. Abbiamo bisogno di decarbonizzare, tutti lo sanno ed è evidente.

 

BLASI: Più che di transizione energetica si può parlare di addizione energetica, non c’è un ruolo di sostituzione delle nuovi fonti, ma si sono aggiunte.

Decarbonizzazione obiettivo ambizioso e difficile da raggiungere: cosa bisogna fare in questi dieci anni? In primis bisogna utilizzare bene quello che abbiamo. Il futuro è sostanzialmente elettrico, pensiero condiviso. Dobbiamo decarbonizzare il più possibile il sistema elettrico, abbiamo una fonte importante che è il nucleare. C’è poi l’efficienza energetica, intesa come intensità energetica, ma ad oggi siamo a meno di metà in quanto a miglioramento rispetto a quelli che sono gli obiettivi.

Contemporaneamente bisogna guardare all’innovazione, investire per cercare di sviluppare nuove tecnologie.

In questo processo non va dimenticata l’importanza della dimensione sociale. La transizione energetica non ha tutti vincitori: comporta grandi cambiamenti per intere comunità. Se non si crea il consenso da un punto di vista della vita quotidiana pratica, la transizione troverà ostacoli maggiori.

 

GRADITI: se in una visione da qui al 2050 possiamo pensare di contare su nuove tecnologie ad oggi sconosciute, diversa è la situazione se guardiamo da qua a dieci anni; per questo l’approccio non può prescindere da un mix energetico. Dobbiamo ripensare e ricollocare anche il mondo del gas.

Il nucleare oggi è una soluzione, si sta andando verso una nuova generazione dove gli elementi di sicurezza saranno molto più alti e dove sarà più semplice lo smaltimento. Settore verso il quale è necessario e opportuno investire.

Transizione energetica o decarbonizzazione? Stiamo comunque parlando di un percorso che deve essere equilibrato, equo ed inclusivo. Il rischio è una situazione di insostenibilità economica e sociale. Ci sono condizioni di partenza diverse da parte degli Stati, vanno allocate non solo le risorse economico finanziarie, ma anche gli strumenti, mettendo al centro di tutto la società, i cittadini, ma anche le filiere industriali.

È un sfida titanica, che comporta scelte difficili, a volte impopolari ma che vanno prese. E in questo processo un altro tema centrale è l’energy storage.

 

STAGNARO: Pnrr strumento importante dal punto di vista finanziario, circa 70miliardi di euro nel quinquennio 21-26. Cosa ci vuol fare l'Italia? Da un lato si è persa un'occasione, perché abbiamo molto parcellizzato parte di queste risorse. Gli unici investimenti singolarmente molto grandi riguardano l'alta velocità e l'efficienza energetica negli edifici. Senza contare che stiamo andando a finanziare anche programmi che erano già esistenti. Anche per questo è difficile pensare che il Pnrr possa essere considerato come "la svolta".

Festival del Futuro - Carlo Stagnaro

 

BOLLA: Basta parlare di 2030 o 2050: iniziamo a parlare di 2022, 2023, vale a dire che dobbiamo iniziare a pedalare. Dobbiamo iniziare a fare qualcosa con i mezzi che abbiamo a disposizione oggi. 
Fondamentali in questo contesto sono le regole di mercato nel quale si opera.

Festival del Futuro - Andrea Bolla