Stamattina i maggiori vitivinicoltori italiani si sono riuniti in Gran Guardia per la sesta edizione di «Opera Wine», l’evento che premia i migliori 104 produttori d’Italia (da quest’anno 4 in più) selezionati dalla rivista americana Wine Spectator nell’unico evento organizzato fuori dagli Stati Uniti. «Dal 2012 questa è l’anteprima d’eccezione di Vinitaly», ha spiegato il presidente della Fiera Maurizio Danese, «rappresenta l’esclusiva degustazione dal respiro internazionale che consente ai grandi trader e ai giornalisti delle maggiori testate enologiche di conoscere i cento produttori italiani selezionati».
«Dobbiamo guardare al futuro che - nel mondo enologico (ma non solo) - non può prescindere dall’Oriente e dal suo grande protagonista: la Cina. E la sesta edizione di OperaWine apre la Via della seta per il vino italiano», ha aggiunto Maurizio Danese, aprendo i lavori. «Da parte della Cina ci sono molta curiosità e voglia di imparare sui nostri vini. Lo osserviamo anche dalle presenze degli operatori specializzati e buyer cinesi che visitano Vinitaly, cresciuti nel 2016 del 130 per cento».