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Oggi alla Gran Guardia

«Message in a bottle»
A OperaWine
Sting apre Vinitaly

Sting oggi a Opera Wine (Marchiori)
Sting oggi a Opera Wine (Marchiori)
Sting oggi a Opera Wine (Marchiori)
Sting oggi a Opera Wine (Marchiori)

Musica pop-rock d'autore per aprire Vinitaly 2016, edizione del cinquantenario. Alla Gran Guardia oggi per Opera Wine, che anticipa il Vinitaly in partenza domani a VeronaFiere, c'era Sting, produttore di vini insieme alla moglie Trudie con il marchio Il Palagio (a Figline Val d'Arno, Toscana). L'ex leader dei Police ha cantato "Message in a bottle" (con lo stesso nome produce un rosso Igt, molto "drinkable", come dice lui) e "Fields of gold". «Non ho scritto mai alcuna canzone sul vino», ha messo le mani avanti la rockstar inglese. Poi si è detto felice di essere a Vinitaly: «Credo che il linguaggio e la comunicazione siano alla base di una comunità. Il vino gioca un ruolo fondamentale in questo: solo con in mano un bicchiere di vino iniziamo a conversare. Così parlando e ascoltando creiamo una comunità. Per questo mi sento di sposare la "mission" di Vinitaly, visto che produco vino anch'io».

Sting è stato doppio protagonista della presentazione di «Opera Wine», l’anteprima d’eccezione di Vinitaly. Il cantante, ex front-man dei Police, è entrato nella top 100 di ’Wine Spectator’ con uno dei vini prodotti dalla sua azienda agricola, Tenuta Il Palagio, nel comune di Figline Valdarno (Firenze). Emblematico il nome
dell’etichetta: «Sister moon», da titolo di una sua canzone.

In Gran Guardia era presente anche il ministro per le Politiche agricole, Maurizio Martina che ha parlato della sfida digitale. «Lunedì - ha ricordato il ministro - avremo una grande occasione con il patron di Alibaba, Jack Ma. Abbiamo coinvolto tutti i grandi del web per provare a legare sempre di più e sempre meglio l’esperienza vitivinicola italiana alle nuove frontiere della Rete». Ad Opera Wine c'erano pure Maurizio Danese e Giovanni Mantovani di VeronaFiere, Stevie Kim e Ian D'Agata di Vinitaly, con Thomas Matthews di Wine Spectator.

 

Giulio Brusati

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