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IL FENOMENO

Pret à manger
In Italia è boom
del cibo pronto

Tra i carrelli «frenano» i dietetici e il vegano, bene il biologico e il senza lattosio
Tra i carrelli «frenano» i dietetici e il vegano, bene il biologico e il senza lattosio
Tra i carrelli «frenano» i dietetici e il vegano, bene il biologico e il senza lattosio
Tra i carrelli «frenano» i dietetici e il vegano, bene il biologico e il senza lattosio

È il «ready to eat», il cibo pronto da mangiare, il fenomeno alimentare del momento, almeno secondo il Rapporto Coop 2018. PRONTO È MEGLIO. Secondo lo studio, presentato a Milano, «non è un caso che tra i carrelli il pronto faccia registrare un +6% e che l’e-food sia sempre più un’alternativa diffusa tra gli italiani. Solo nei primi tre mesi del 2018, 3,5 milioni di italiani (+80% rispetto al 2017) è ricorso al food delivery, mentre l’online alimentare registra un balzo in avanti di un +34% nei primi sei mesi dell’anno». IL SALUTISMO FRENA. Nel carrello della spesa gli italiani mettono meno cioccolato, zucchero raffinato, burro, merendine e panna da cucina, privilegiando gli acquisti di frutta e verdura (+8,6% la crescita a volume dell’ortofrutta confezionata), di pane e di cereali. Ma il salutismo, trend vincente degli ultimi anni a tavola, mostra i primi segni di rallentamento. IL CARRELLO DELLA SALUTE. Il carrello della salute cresce ancora nel primo semestre di un +2,3% (ma era il +5% nel 2017) e le sue singole componenti evidenziano andamenti diversi: il senza glutine segna un +1% nell’ultimo anno (ma tra 2014 e 2018 era cresciuto di ben 15 punti percentuali) il dietetico è sostanzialmente fermo mentre calano le vendite dei sostituti delle proteine animali (seitan -0,3%, tofu -0,5%, pasta di kamut -1,1%). «VEG» PENTINI. E «persino tra i veg & veg, che fino a poco tempo fa sembravano dominare il panorama dei trend a tavola, compaiono i primi pentiti: a fronte di un 8,3% che dichiara di esserlo, il 9,7% afferma di esserlo stato e di averci rinunciato» rivela ancora il rapporto. Allo stesso tempo continua la crescita del senza lattosio (+6%) e dei prodotti biologici, che crescono ancora a doppia cifra e sono oramai nelle dispense di quasi tutte le famiglie italiane. FANALINO DI CODA. L’Italia del 2017 resta, poi, il fanalino di coda in Europa per i consumi, in calo rispetto al 2010 di oltre il 2% (-2,2%) a fronte di un solido +12,7% tedesco, di un +10,2% francese e di una sostanziale stabilità spagnola (0,1%). E anche nell’ultimo anno il dato italiano (+0,7%) è il più basso tra le grandi economie europee. Inoltre la famiglie benestanti spendono quattro volte di più rispetto a quelle a bassa capacità di spesa e tra una famiglia trentina e una calabrese il differenziale all’anno è pari a 10 mila euro. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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