<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
LA SCOPERTA

«Nemico» fragrante
La crosta del pane
fa invecchiare

Il pane nemico della salute? Basta consumarlo con moderazione
Il pane nemico della salute? Basta consumarlo con moderazione
Il pane nemico della salute? Basta consumarlo con moderazione
Il pane nemico della salute? Basta consumarlo con moderazione

Consumare il pane? Sì, ma con moderazione. Quella reazione chimica che fa soprattutto la crosta ha componenti che sono poco graditi all’organismo e che velocizzano l’invecchiamento delle cellule. La scoperta è del Crea (il Consiglio di ricerca in agricoltura e analisi dell’economia agraria) che ha pubblicato uno studio sul Journal of Cereal Science. REAZIONE CHIMICA. Sotto accusa è la reazione di Maillard, che prende il nome dal chimico francese che studiò le reazioni di zuccheri e proteine durante la cottura con temperature superiori a 160-170 °C. «Abbiamo condotto il test su estratti di pane, compresi di mollica e crosta», spiega Fabio Nobili, ricercatore del Crea. «I composti derivati dalla reazione di Maillard generano acrilamide. Abbiamo notato, su un modello di colture cellulari, come proprio le cellule giudichino “poco graditi“ i prodotti risultati da questa cottura». MODERAZIONE. Quindi, il pane è un alimento da evitare? «No», continua Nobili. «L’importante è consumarlo con moderazione e seguendo il principio dell’alta qualità dei prodotti che sono stati usati per realizzarlo. Ciò a cominciare dalla lievitazione, per poi passare alla provenienza della farina e alla cultivar di grano usata. Sono da preferire tutte le produzioni che prediligono la qualità delle materie prime invece che la quantità. La conoscenza del percorso della filiera di produzione garantisce poi la salubrità del prodotto». •

Suggerimenti