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RITUALI

La tristezza
si combatte
con un infuso

Tra freddo e cieli cupi i primi mesi dell'anno sono spesso i più duri da affrontare. Ma il modo per «coccolarsi» c'è. Preparaer una bevanda calda può avere effetti tranquillizzanti o dare una sferzata di energia
Tazze di benessere
Tazze di benessere
Tazze di benessere
Tazze di benessere

Tristezza, poca voglia di alzarsi dal letto ed una strana sensazione di malinconia: complici il freddo invernale, la cupezza del cielo ed il ritorno alla vita (lavorativa) di tutti i giorni, i primi mesi dell’anno sono in genere i più duri da affrontare. Cosa c’è di meglio, in questo periodo, di un gesto semplice come prepararsi una tisana, che grazie alle sue proprietà può fornire una sferzata di energia, aiutare combattendo malinconia e tristezza? È quanto emerge da uno studio di Clipper Teas realizzato su oltre 150 fonti fra testate, magazine, portali, blog e community lifestyle internazionali ed un pool di oltre 50 esperti per consigliare quali siano gli infusi e tisane ideali per combattere la malinconia. (qui la TOP FIVE degli infusi)

 

«Lo stato d’ansia, la preoccupazione e la depressione», dichiara Luca Piretta, gastroenterologo e nutrizionista dell’Università Campus Bio-Medico di Roma, «sono condizioni che vanno ad agire sulla psiche dell’individuo: se si dovessero mettere in pratica delle metodiche di rilassamento, come il preparare un infuso, possono esserci effetti positivi. Questi, per esempio, sono dettati proprio dal rituale tranquillizzante e sedativo di una bevanda: dalla sua preparazione fino alla sua consumazione, che avviene lentamente in quanto l’infuso è caldo». Il

 

consumo di tè, infusi e bevande, del resto, come testimonia la tendenza d’Oltreoceano del «Wonderful Time», non è più legata al rituale delle cinque del pomeriggio, ma si sviluppa lungo tutto l’arco della giornata: il 23% degli italiani confessa, per esempio, di concedersi una tazza a colazione, contro il 41% di chi lo fa a metà mattina. Il 47%, poi, lo fa perché vuole condividere un momento della propria giornata con le persone a cui vuole bene, mentre il 33% per ritagliarsi un momento da dedicare esclusivamente a se stessi. «Oltre agli elementi della ritualità», conclude il dottor Luca Piretta, «e della temperatura, che ha un effetto rilassante sulla muscolatura gastrica e quindi di benessere per l’essere umano, c’è anche la componente chimica delle sostanze. Lo zenzero, per esempio, grazie alla sua azione antinfiammatoria ed antiossidante ha degli effetti sulla psiche, migliorando il funzionamento del sistema nervoso. La stessa cosa si può dire per il limone e per il pepe, che ha un’azione stimolante.

 

Piante come il sambuco e l’ibisco, inoltre, agiscono in maniera positiva sul sistema nervoso centrale, ma il prodotto migliore è sicuramente il mate. Da consumare alla mattina e non alla sera, poiché chi non è abituato rischierebbe di non dormire, è ciò che si avvicina di più al caffè ed al cioccolato: rilasciando una sostanza nervina, eccitante, ha maggiore efficacia. Non ci sono studi scientifici, invece, sulle proprietà della fragola, ma possiamo parlare di positività per quanto concerne l’aspetto visivo. L’aspetto cromatico, infatti, aiuta a migliorare l’umore e, quindi, ad avere una visione ottimistica».

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