ili locali a espressioni territoriali di carattere internazionale. Lo ha spiegato Daniele Accordini, direttore generale ed enologo di Cantina Valpolicella Negrar, nella masterclass dal titolo «La vera storia dell’Amarone» portando a testimonianza la verticale di annate storiche 2000, 2003, 2005, 2008 e 2013 di Amarone della Valpolicella Vigneti di Jago Domìni Veneti, cru prodotto nella valle di Negrar. L'evento è stato organizzato dalla cantina per confrontarsi con esponenti internazionali del vino su appassimento e futuro della cooperazione. «Oggi questo stile ha maggiore longevità, marcata personalità e riconoscibilità: sono gli elementi che il consumatore desidera scoprire nell’Amarone, espressione di peculiarità territoriale. Un vino che sappia donare emozioni forti, uniche», ha affermato Accordini. Sono intervenuti Alessandro Brizi, caporedattore de L'Assaggiatore (Onav), Cristina Geminiani di Fattoria Zerbina (Ravenna), Carmen Aumesquet, direttrice promozione del Consorzio vini di Jerez, Manzanilla e Brandy de Jerez (Spagna), Les Vignerons de Tutiac di Bordeaux, cooperativa francese e il danese Thomas Ilkjaer. • (...)
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