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DALLA A ALLA ZUCCA

Chi la intaglia
per Halloween
e chi ci fa la birra

DALLA A ALLA ZUCCA

Dalla padella all’intaglio per realizzare il caratteristico simbolo delle streghe: è corsa all’acquisto dell’ortaggio più grande del mondo. Anche in Italia, dove la produzione nazionale è in forte crescita. È quanto registra Coldiretti, che sottolinea come per la quasi totalità si tratti di prodotti destinati al consumo alimentare, anche se cresce la coltivazione di varietà di zucche a scopi ornamentali o da «competizione», con esemplari che possono arrivare anche a 400 chili di peso.

 

Accanto a varietà internazionali, molti imprenditori agricoli in Italia sono impegnati nella conservazione di quelle tradizionali, come la zucca di Zevio, nel Veronese, quella marina di Chioggia, la zucca violina di Ferrara, la zucca di Castellazzo Bormida in Piemonte e la zucca lardaia di Siena, che si trovano nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica. Regina indiscussa delle tavole invernali nella versione dei famosi tortelli, la zucca – afferma la Coldiretti – è uno dei prodotti più versatili della cucina italiana e può essere utilizzata sia per le preparazioni salate che per quelle dolci, per mostarde e marmellate, ma anche abbinata a pasta, carne, formaggi e torte.

 

E c’è anche chi le usa per fare la birra. Si consuma cucinata al forno, al vapore, nel risotto o nelle minestre, fritta nella pastella. Nel corso del tempo si sono differenziate principalmente due tipologie di utilizzo, una relativa alla preparazione di tortelli, gnocchi, dolci e pane, l’altra come ingrediente di minestre e minestroni. Nel primo caso le varietà più adatte presentano polpa molto soda, asciutta e dolce; per gli altri utilizzi vanno bene anche zucche meno dolci. L’altra categoria di zucca che si sta affermando in Italia è quella ornamentale: si tratta di zucche di ogni tipo, che si differenziano per le dimensioni, per la forma (allungate a forma di tubo, a trombetta, a cappello, schiacciate, a spirale, tonde), per la buccia (rugosa, bitorzoluta, costoluta, liscia) e per il colore.

 

Ma è indubbio che l’affermarsi della notte delle streghe abbia aperto anche in Italia il nuovo «mercato» delle zucche intagliate. È comunemente usata nella cucina di diverse culture e oltre alla polpa, se ne mangiano anche i semi, ben tostati e salati, dai quali si ottiene anche un olio rossiccio usato in cosmesi e cucina tradizionale. Si possono anche usare i fiori, solamente quelli maschili, quelli cioè con il gambo o peduncolo. La polpa di zucca è ipocalorica (15 calorie ogni 100 grammi) grazie alla presenza al suo interno di un’alta concentrazione di acqua (94%) e una bassissima percentuale di zuccheri semplici. Ricca di vitamine A e C, potassio, calcio e fosforo, è indicata nella prevenzione dei tumori e per mantenere un corretto equilibrio idrico dell’organismo e delle mucose. La polpa tritata può essere usata anche come lenitivo per infiammazioni cutanee, la buccia per curare piccole scottature. •

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