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ABBUFFATE

Operazione riciclo
Nuova vita al cibo
avanzato a Natale

ABBUFFATE

Con le festività natalizie, tra il cenone per la vigilia, quello di Natale ed i festeggiamenti di Santo Stefano, gli italiani si sono messi ai fornelli e cucinando leccornie e piatti elaborati. Il risultato? Abbondanza di portate e un’overdose di cibo rispetto alle reali esigenze, che per un italiano su due (54%) ogni anno si traduce in un incubo ricorrente: almeno due chilogrammi di cibo, tra pasta fatta in casa, piatti di carne, panettoni e dolci tradizionali, che rimangono intatti. E allora, che cosa farne? Dare loro nuova vita, riutilizzandoli in maniera creativa e golosa, magari dopo averli congelati per il cenone di Capodanno.

 

Chi l’ha detto che il riciclo debba essere fatto solo con i rifiuti? La tendenza del re-use arriva ora direttamente in cucina. È quanto emerge da uno studio promosso dal Polli Cooking Lab, l’Osservatorio sulle tendenze alimentari dell’azienda toscana Fratelli Polli. «In un’epoca in cui la “doggy-bag“ sta diventando sempre più comune», commenta Manuela Polli, Pr&Communication manager, «il riciclo in cucina è una tendenza che viene praticata sempre di più». Le pietanze maggiormente avanzate? Insalata russa (47%), seguiti da arrosti e abbacchio (49%), capitone e fritti di pesce (37%) e soprattutto i dolci: pandori (56%), pastiere napoletane (42%), struffoli (36%) e cassate (29%). Un’occasione perfetta per sbizzarrirsi è il cenone di Capodanno, che secondo i masterchef potrebbe essere sotto il segno del riciclo a tavola. I segreti per un perfetto menù preparato con gli avanzi? Non lasciarsi intimorire, dicono gli esperti: ogni piatto già pronto, infatti, può trasformarsi in un’altra pietanza, basta armarsi di creatività e pazienza.

 

Per poter rinvigorire i sapori può bastare riscaldarli oppure condirli con un po’ di olio a crudo, oppure combinarli con altri ingredienti leggeri, come delle verdure, sulla base di quello che si trova in frigo. Con un arrosto, per esempio, è possibile fare delle polpette unendo della mollica di pane e del prezzemolo. Del resto, nonostante l’attuale crisi economica influisca sul potere d’acquisto degli italiani, per le festività la maggior parte ha fatto qualche strappo alla regola, acquistando le migliori materie prime (44%) con cui preparare le ricette tradizionali. E, di certo, in questo periodo nonsi tira la cinghia nemmeno sulla quantità. Tutto questo genera un effetto «overdose» di cibo che può risultare pericoloso. In media, il 49% degli italiani prepara un menù «abbuffata» composto da almeno sei portate, comprensive di una scelta tra due antipasti, due primi, un secondo con contorno e almeno due dolci fatti in casa. Ed ecco che dopo la consueta abbuffata natalizia, arriva il momento di fare i conti con il cibo avanzato. La soluzione? Trasformarlo in nuove ricette originali e golose: a guadagnarci saranno la salute ed il portafoglio. •

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