<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Estate e bollette

Condizionatori: come usarli in modo efficace e risparmiando energia

Un addetto alla manutenzione dei condizionatori
Un addetto alla manutenzione dei condizionatori
Un addetto alla manutenzione dei condizionatori
Un addetto alla manutenzione dei condizionatori

L’improvviso aumento delle temperature ha subito risvegliato l’interesse sui climatizzatori, quindi sul costo in bolletta del loro funzionamento. Tante sono le domande che circolano in rete. Quanto consumano? Come gestirli per la resa più performante? Vanno tenuti sempre accesi a 25 gradi?

 

Quali climatizzatori scegliere?

Meglio ragionare subito in termini di climatizzatori di nuova generazione, quelli appartenenti alla Euroclasse di consumo AA, installati dal 2015 in poi (quindi classe A++ almeno). Il consumo elettrico di un climatizzatore non dipende solo dalla semplice moltiplicazione fra il prezzo dell’energia elettrica in kilowatt e il tempo di utilizzo. Negli ultimi piani degli edifici, più avvantaggiati d’inverno ma nettamente più caldi d’estate, occorre mettere in preventivo un costo di raffrescamento più alto di almeno il 20% rispetto ai primi piani. In più le pareti più esposte al sole trasmettono all’interno dell’appartamento una quantità di calore nettamente maggiore.

Non indifferente la presenza del cappotto termico, performante anche d’estate. In assenza di protezione, il climatizzatore impiegherà più potenza per mantenere la temperatura impostata e si attiverà molto più spesso rispetto a quello di un appartamento più isolato. Tutto ruota attorno all’effettiva produzione di aria fredda.

 

Quanto consumano i condizionatori?

Un climatizzatore acceso per tre ore non consuma sempre la stessa energia: una volta raggiunta la temperatura prefissata si attiverà solo per mantenerla costante, limitandosi negli altri momenti a muovere l’aria. In generale, con una temperatura esterna massima di 32 gradi e una minima notturna di 22, un climatizzatore in classe A+++ se utilizzato per 10 ore al giorno consuma mediamente 2 euro al giorno. Ipotizzando poi un funzionamento medio di circa sei ore al giorno per 80 giorni all’anno, quindi più o meno 500 ore nei 12 mesi, un climatizzatore di classe A++ consuma mediamente fra 200 e 220 euro, per scendere fra 150 e 180 euro in classe A+++. Consumo che supera i 300 euro per gli impianti al di sotto della classe A, ormai obsoleti.

 

Per risparmiare serve spegnere e riaccendere?

Un'altra domanda che i consumatori rivolgono spesso ai tecnici di installazione riguarda lo spegnimento e la successiva riaccensione dopo un’ora o due di pausa. In pratica, spegnere e riaccendere il condizionatore fa consumare più energia? La risposta è sì. La maggior parte dei climatizzatori (quindi tutti quelli nelle due classi migliori) performa infatti nel tempo di funzionamento. Ogni volta che lo accendiamo, nei primi 15 minuti consuma mediamente più del triplo rispetto ai 45 minuti successivi per il grande lavoro di compressione del gas necessario all’abbattimento della temperatura. Tra gli accorgimenti, occorrerebbe poi posizionare poi l’unità esterna nel luogo meno soleggiato possibile, dal momento che la radiazione solare influisce sul funzionamento del dispositivo. Non ultima, la scelta della temperatura: ogni grado in meno all’interno dell’appartamento rappresenta l’8% in più di consumo. Fondamentale quindi impostare una temperatura fra 24 e 26 gradi, possibilmente con la funzione deumidificatore.

Alessandro Azzoni

Suggerimenti