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l'ANNIVERSARIO

Il 9 maggio 1978 l'uccisione di Aldo Moro: le pagine de L'Arena di allora

L'auto dell'onorevole fu bloccata il 16 marzo in via Mario Fani da un nucleo armato delle Brigate Rosse. Rimasero uccisi due carabinieri e tre poliziotti. Il corpo ritrovato il 9 maggio: in questa data si celebra la memoria per le vittime del terrorismo e delle stragi
Aldo Moro, rapito dalle Brigate Rosse, il cui corpo è stato ritrovato a Roma il 9 maggio 1978
Aldo Moro, rapito dalle Brigate Rosse, il cui corpo è stato ritrovato a Roma il 9 maggio 1978
Le pagine de L'Arena sul ritrovamento del cadavere di Moro

Si celebra oggi, giovedì 9 maggio, il Giorno della Memoria dedicato alle vittime del terrorismo e delle stragi. 

Istituzione del Giorno della Memoria

Nel 2007 il Parlamento italiano, con la legge n. 56 del 4 maggio, ha riconosciuto il 9 maggio, anniversario dell’uccisione del presidente Aldo Moro, quale Giorno della memoria dedicato alle vittime del terrorismo e delle stragi di tale matrice. 

Quarantasei anni fa il rapimento di Aldo Moro

Il rapimento del presidente della Democrazia Cristiana Aldo Moro avviene il 16 marzo da parte di un commando delle Brigate Rosse. Quarantasei anni fa, mentre in mattinata Moro si recava in parlamento - dove doveva essere presentato il governo di Giulio Andreotti - la sua auto, nel tragitto tra la casa dell’onorevole, alla Camera dei deputati - fu bloccata in via Mario Fani a Roma da un nucleo armato delle Brigate Rosse. In pochi minuti, sparando con armi automatiche, i brigatisti uccisero i due carabinieri a bordo dell'auto di Moro, Oreste Leonardi e Domenico Ricci e i tre poliziotti che viaggiavano sull'auto di scorta, Raffaele Iozzino, Giulio Rivera e Francesco Zizzi poi sequestrarono l'onorevole.

Oreste Leonardi, Domenico Ricci, Giulio Rivera, Francesco Zizzi, Raffaele Iozzino sono i nomi dei cinque agenti barbaramente assassinati dalle Brigate Rosse il 16 marzo 1978 durante il vigliacco rapimento di Aldo Moro.

Il corpo ritrovato il 9 maggio

Anch'egli viene ritrovato senza vita il 9 maggio del 1978: il cadavere viene trovato in via Caetani, una traversa di via delle Botteghe Oscure. Il corpo si trovava in una R4 rossa. L'onorevole Moro è stato ucciso con diversi colpi d'arma da fuoco. Sul petto ci sono i segni di non meno di quattro ferite.

Servitori dello Stato che hanno dato la vita per difendere la nostra democrazia, la nostra Repubblica e le sue Istituzioni": ad affermarlo sui social la premier Giorgia Meloni. "A loro e a tutte le vittime di quella drammatica stagione della nostra storia, va il nostro commosso ricordo e la nostra profonda gratitudine - aggiunge la presidente del Consiglio -. A noi tutti spetta il compito di ricordare e onorare il loro sacrificio, affinché quegli anni bui non tornino mai più".

Tra processi e depistaggi

Quella del rapimento Moro è una tragedia ancora avvolta nell'ombra, nonostante siano stati celebrati tre processi, si siano occupate del caso varie Commissioni parlamentari d'inchiesta e si siano alternate accuse di depistaggi, cospirazioni e morti sospette.

o scorso anno, la prima figlia dello statista, Maria Fida Moro, rivolgendosi al mondo della politica, in una lettera a La Nazione lamentava che al padre non era stato "ancora riconosciuto lo status" di "vittima del terrorismo".

Maria Fida non ci sarà all’anniversario del rapimento, è morta il 7 febbraio, all’età di 77 anni dopo aver trascorso la vita a cercare di far emergere tutta la verità sulla morte del padre.

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