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mantova

Pitone abbandonato in strada, in quattro rivendicano la proprietà

Una ventina le telefonate per adottarlo

Qualcuno lo ha abbandonato, ma adesso tutti lo vogliono. Per il pitone reale, l’esemplare lungo un metro e mezzo trovato in un fosso in via Cremona, a Mantova, si è scatenata una gara per adottarlo. E addirittura, ci sono quattro persone, tutti ragazzi sui vent’anni, che si sono presentati al centro di recupero della fauna selvatica Loghino Bosco di San Silvestro, dove è stato portato il rettile, rivendicandone la proprietà.

È bollente da tre giorni il telefono di Stefania Savazzi, la responsabile del centro, che ha risposto ad almeno venti candidati all’adozione: «Sono la custode giudiziaria a cui è stato affidato dai carabinieri forestali, non posso prendere decisioni – afferma – anche perché finora nessuno ha presentato i documenti necessari ad attestare la proprietà».

Trattandosi di un animale esotico, il proprietario deve avere le carte rilasciate dall’allevamento dove è stato acquistato, i Cites. Dei quattro ragazzi che hanno affermato di essere i proprietari, due hanno mostrato dei documenti, «ma proprio perché tutti e due ne rivendicano la proprietà, uno mente, o entrambi» dice senza mezzi termini Cristiano Colli, il comandante della polizia provinciale che sta svolgendo le indagini per accertare la provenienza del rettile.

Colli sta verificando i Cites e ha chiesto ai sedicenti proprietari di mostrare le foto che verosimilmente, il proprietario dovrebbe aver scattato al pitone, «perché i rettili non hanno il microchip, quindi è difficile verificare la corrispondenza tra documenti e animale». Che intanto viene mantenuto da gran signore al Loghino Bosco: «È un animale a sangue freddo, e d’inverno soffre: ha bisogno di una teca, di un tappetino e di una griglia riscaldati. Poi ho dovuto far arrivare da Varese il cibo, pulcini e topi congelati. Non capisco tutto questo interesse ad adottarlo: è una spesa ingente. Forse vogliono portarlo alle fiere degli animali esotici».

Per ora Sir Biss resta a San Silvestro, in attesa della soluzione del giallo che potrebbe costare al proprietario una denuncia per malcustodia di animali, con l’aggravante che si tratta di specie esotica. «Se entro tre giorni al massimo non risolveremo il caso, lo porteremo in un centro specializzato che se ne prenderà cura» annuncia Colli.

 

Rossella Canadè

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