Camminava in corte, ignaro di quel che sarebbe successo, e cioè che un’auto lo avrebbe schiacciato. Uccidendolo. Stessa sorte toccata, un anno prima, a un suo simile, a un altro colombo Pavoncello, specie ornamentale rara da cortile caratterizzata dalla coda a ventaglio simile, in piccolo, a quella del «cugino» più vanesio, il pavone.
Da anni in lite
Da tempo fratello e sorella sono in lite, rapporti familiari logori da anni e la circostanza di vivere nella stessa proprietà non facilita di certo le cose. Solo che a pagare le spese di un rancore mai sopito il 1° settembre 2018 fu il volatile.
Flavio ne aveva tre coppie e quando al rientro trovò l’animale spiaccicato nella corte andò a visionare i filmati: a passare sopra alla bestiola con la ruota anteriore e posteriore era stata l’auto della sorella Silvana.
Lei risponde di maltrattamento e morte di animale e insieme al compagno anche di minacce (sono difesi da Emilia Greco), ieri il giudice Francesca Cavazza li ha condannati rispettivamente a 8 mesi e due mesi con sospensione della pena subordinata al risarcimento del danno alla parte civile (tutelata da Anastasia Righetti.
«Il prossimo sei tu»
Non solo vide la sequenza, tremenda, ma anche il compagno della sorella che, dopo aver constatato la morte del Pavoncello, applaudiva. A quel punto uscì in cortile e li vide entrambi: «Hai visto, te ne ho ammazzato un altro, il prossimo ad essere investito sei tu», gli disse lei «promettendo» che gli avrebbero fatto la festa. E i dispetti continuarono.