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Parco Natura Viva

Malawi, la giraffa «baby sitter» che fa giocare quattro piccoli gnu

di Emanuele Zanini
I vitellini sono nati tutti in un mese. L'alto animale irrompe tra loro e li invita a correre. Tollerato a sorpresa dalle mamme

Quattro gnu nati in un solo mese al Parco Natura Viva di Bussolengo. Il quartetto è venuto al mondo da quattro delle sei femmine che hanno dato alla luce ciascuna il suo piccolo nell’area della pianura africana dove sono ospitate. Un intruso di cinque metri. Ma le sorprese non sono finite.

Tra buoi dei Watussi, lichi del Nilo e orici dalle corna a sciabola, infatti, i quattro fratelli di padre hanno trovato un baby sitter speciale. Malawi, una delle due giraffe, irrompe spesso nella loro mandria per invitarli a correre e rincorrersi, in un gioco tra specie diverse discretamente tollerato dalle mamme gnu.

«Lo staff è sempre un po’ in apprensione», spiega Camillo Sandri, medico veterinario e curatore zoologico del parco, «perché non solo le mamme, ma tutte le femmine sono molto protettive nei confronti dei piccoli. E i quasi cinque metri di altezza di Malawi, soprattutto quando si getta nella mischia per innescare il gioco con piccoli che non raggiungono ancora il metro, potrebbero mettere in allarme qualunque genitore. Ma la sua eleganza gli permette di essere molto attento e di non esagerare mai in quanto a irruenza».

Oltre ai momenti di gioco, i quattro nuovi nati per ora trascorrono ancora molto tempo a succhiare il latte e a riposare, stando però sempre vicini e sotto gli occhi vigili degli adulti e soprattutto delle femmine del gruppo.

La mamma prima di tutto

Nonostante siano in grado di mettersi sulle zampe sin dai sei minuti successivi al parto, il legame con la mamma è decisivo e si basa inizialmente sul riconoscimento olfattivo.

«Affinché l’imprinting vada a buon fine», prosegue Sandri, «la mamma resta sempre vicino al suo piccolo, il quale inizia sì a brucare già nel primo mese di vita, ma non verrà svezzato che intorno agli otto mesi».

Strategie di gruppo

A tutto il resto poi, pensa il gruppo: «Quello degli gnu è un sistema sociale molto particolare», precisa il curatore zoologico, «dal momento che prevede una nursery di femmine in grado di camuffare la prole, nascondendola all’interno di un cerchio composto dalle adulte. Non solo. La strategia adottata denominata follower-calf fa sì che il vitello segua sempre la mamma e che sia protetto da lei e dalle altre femmine. Difatti, l’unico modo che hanno i predatori in natura per raggiungere i piccoli è quello di allontanarli da questa protezione tutta al femminile», spiega ancora il medico veterinario.

«È un sistema sociale che consente agli gnu di affrontare anche le grandi migrazioni, salvando la maggior parte dei giovani esemplari». Intanto, nella pianura africana del Parco Natura Viva, la stagione autunnale sarà sufficiente a rendere i nuovi arrivati pronti ad affrontare il freddo dell’inverno. E la giraffa Malawi avrà il suo bel da fare sicuramente fino alla primavera prossima.

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