<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
BORGO VENEZIA.

Gli uccellini appena nati buttati nella spazzatura: salvati da una telefonata

I «pulli» erano chiusi nei sacchi dei rifiuti con i loro nidi: sono stati subito messi in salvo e affidati alle cure specializzate dei volontari del Cras Progetto Natura Verona Lago
Una trentina i piccoli trovati nella spazzatura dopo la segnalazione di un cittadino
Una trentina i piccoli trovati nella spazzatura dopo la segnalazione di un cittadino
Una trentina i piccoli trovati nella spazzatura dopo la segnalazione di un cittadino
Una trentina i piccoli trovati nella spazzatura dopo la segnalazione di un cittadino

Un gesto vile e crudele, in una città che per tanti aspetti costituisce un esempio a livello nazionale nell’ambito della tutela degli animali. È accaduto sabato, in tarda mattinata, a Borgo Venezia. «Abbiamo ricevuto la telefonata di una signora allarmata da strani rumori provenienti da alcuni sacchetti della spazzatura», spiega Massimiliano D’Errico, comandante del Nucleo Guardie Zoofile Oipa di Verona.

«Quando la pattuglia è arrivata sul posto, in via Puccini, nella zona residenziale di Borgo Venezia, si è ritrovata davanti una scena sconcertante: rinchiusi nei sacchetti ammassati all’interno dei bidoni per l’immondizia sono stati trovati decine di uccellini da nido che per la loro sopravvivenza hanno ancora bisogno delle cure genitoriali, e insieme a loro parte del materiale che costituiva i nidi distrutti». «Evidentemente qualcuno li eva prelevati da alberi potati o edifici, magari in ristrutturazione, considerandoli presenze fastidiose». I piccoli sono stati estratti dai sacchetti sotto lo sguardo incredulo dei cittadini accorsi sul posto e sono stati portati dalla pattuglia al Cras Progetto Natura Verona Lago per le prime cure. Qui uno staff esperto si occupa giornalmente del soccorso agli animali selvatici vittime di incidentati o maltrattamenti. Ma per loro le speranze di sopravvivenza sono molto basse, trattandosi di piccoli provenienti da diverse nidiate. «Stiamo facendo il possibile», spiega una volontaria del Cras, «ma la situazione è critica». Intanto le guardie zoofile Oipa invieranno una denuncia all’Autorità giudiziaria in qualità di pubblici ufficiali e agli organi di Polizia ai quali per competenza spetta la protezione della fauna. «Ringrazio i cittadini che si sono attivati per far soccorrere questi animali indifesi, spero che l’immediato soccorso possa portare alla sopravvivenza di questi piccoli». E conclude: «Non è mai capitata una cosa del genere. Gli atti di vandalismo, bracconaggio e maltrattamento sono purtroppo all’ordine del giorno, ma un gesto simile denota assenza di empatia e di rispetto verso la natura. Ricordo che, come dice la legge, gli animali selvatici costituiscono patrimonio indisponibile dello Stato». E quindi meritano il totale rispetto da parte della collettività. Chiunque avesse delle informazioni in merito, e soprattutto chiunque avesse visto prelevare i nidi e i piccoli può dare notizie tramite la mail info.guardieverona@oipa.org, nel rispetto assoluto della privacy. Per conoscere i progressi dei piccoli sopravvissuti si può seguire, e sostenere, il Cras, sulla pagina Facebook Progetto Natura Verona Lago. Mai come in questo caso la collaborazione dei cittadini è un atto di civiltà dovuto e soprattutto essenziale. •

Silvia Allegri

Suggerimenti