L'archivio comunale di Boschi Sant'Anna (Verona), all'ultimo piano del municipio, ospita una famiglia molto speciale: una coppia di gheppi, i «Falco Tinnunculus», che hanno scelto di costruire il loro nido su una delle finestre dell'edificio. La scoperta è avvenuta la scorsa settimana.
«Da qualche giorno io e gli impiegati vedevamo un falchetto che volava attorno al municipio e si posava sempre sulla stessa finestra all'ultimo piano», riferisce il sindaco Enrico Occhiali, «così, incuriosito, l'ho seguito». Con mia grande sorpresa, sulla finestra dell'archivio mi sono imbattuto in un nido con cinque uova covate dalla femmina del rapace.
«Di solito», prosegue il sindaco, «qui nidificano colombi. Perciò, trovare i gheppi è stato inaspettato, sono contento che abbiano scelto il municipio, segno che è un luogo sicuro». Non sapendo come tutelare rapaci e nidiata, il Comune ha contattato la Lipu di Rovigo che ha suggerito di non disturbare la covata e di garantire tranquillità ai falchetti.
Le covate, infatti, spesso non vanno a buon fine a causa del disturbo dell'uomo. Così è stato vietato l'accesso alla stanza fino a metà luglio per la schiusa delle uova, la crescita e il primo volo dei pulcini. Il gheppio è un rapace della famiglia «Falconidae», diffuso in Europa, Africa e Asia. La femmina depone dalle cinque alle sette uova e si occupa della cova alternandosi col maschio che scruta le prede da alture. E che a Boschi è appostato sul tetto di una casa vicina al nido.