BOVOLONE

Al parco del Menago la rarissima rana di Lataste (che ha deposto le uova)

Si tratta di un esemplare del gruppo delle rane rosse in via di estinzione tutelato dalla direttiva Cee Habitat

La Rana di Lataste, a rischio di estinzione, è stata segnalata nel Parco Valle del Menago di Bovolone.

 

Cos'è la Rana di Lataste

Si tratta di una rara specie vulnerabile, che è stata inserita nell'elenco delle specie protette dalla direttiva Habitat 92/43/Cee. Nei fossati dell'oasi naturalistica gestita da Gea onlus sono state individuate e fotografate le uova appena deposte ed entro l'imminente primavera nasceranno centinaia di girini.

La sorpresa è stata pari all'entusiasmo la settimana scorsa quanto sono state per la prima volta scoperte quelle che in gergo vengono definite ovature. L'eccezionale rinvenimento è avvenuto nel corso di un monitoraggio effettuato proprio per verificarne la presenza.

 

La scoperta

All'opera c'erano i responsabili del Parco, esteso su 40 ettari, con il dottore forestale ed erpetologo Giovanni Bombieri, munito per la ricerca di un microfono direzionale completo di parabola. Ad un certo punto, sotto il pelo dell'acqua, hanno notato con l'aiuto di una torcia le uova, non facili da intravvedere perché trasparenti: la conferma della presenza della Rana di Lataste.

Si tratta di un altro importante segnale che il Parco Valle del Menago è un luogo di sicuro interesse e importanza naturalistica. La Rana latastei appartiene al gruppo delle cosiddette rane rosse, caratterizzate da dimensioni medio-grandi, il maschio arriva a 7,5 centimetri, con dorso bruno-ocra e una macchia scura sul timpano.

 

La deposizione delle uova

È una specie che predilige il sottobosco del querceto misto di pianura con elevato grado di umidità. Proprio la difficoltà ad incontrare questa vegetazione ha relegato questa rana in poche aree residue. La deposizione delle uova avviene già verso la fine di febbraio e l'inizio di marzo. È una specie un tempo molto diffusa nella Pianura Padana ma che ha subìto negli anni una drastica diminuzione, tanto da venire riconosciuta come minacciata di estinzione.

«In queste settimane depongono le ovature solo due specie», spiega l'erpetologo Bombieri, «la Rana di Lataste e la Dalmatina. Quelle rinvenute al Parco, in base alle dimensioni, appartengono alla prima. Tuttavia, non abbiamo individuato esemplari adulti, le condizioni di siccità non sono infatti favorevoli e non permettono agli esemplari di muoversi». «La presenza di un'ovatura», aggiunge l'esperto, «dimostra che anche la rinaturalizzazione di terreni un tempo agricoli con gli anni consente a specie minacciate di poter ricolonizzare aree e riprodursi. È quindi un ritrovamento interessante anche per ricercatori e tesi di laurea». .

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