sul lago di garda

Non ce l'ha fatta l'aquila reale recuperata nel bosco

Il giovane esemplare di rapace, recuperato a Gardone Riviera in condizioni già critiche dalla polizia provinciale, è morto in mattinata. La causa: probabile intossicazione da piombo
Il giovane esemplare di Aquila reale recuperato a Gardone Riviera e sottoposto a cure
Il giovane esemplare di Aquila reale recuperato a Gardone Riviera e sottoposto a cure
Il giovane esemplare di Aquila reale recuperato a Gardone Riviera e sottoposto a cure
Il giovane esemplare di Aquila reale recuperato a Gardone Riviera e sottoposto a cure

La notizia certa, purtroppo pessima, è che la splendida aquila reale «gardesana», un giovane di circa un anno recuperato in condizioni già critiche nell’area di San Michele di Gardone, sul lago di Garda, non ce l’ha fatta. Era stato rinvenuto a terra e catturato nei giorni scorsi dagli agenti della polizia provinciale in un’area boschiva della Val di Sur, e subito trasferito nel Centro recupero animali selvatici Wwf di Valpredina (Bergamo). Purtroppo inutilmente, perché il rapace è morto nella mattinata di ieri nonostante le cure veterinarie. L’altra notizia, non ancora certa ma molto probabile alla luce dei sintomi manifestati dall’animale, è che forse a ucciderlo è stata una intossicazione da piombo.

Il recupero dell'Aquila reale

Piombo, il velenoso metallo che uccide anche da dentro

Un avvelenamento causato non da una fucilata, ma da un fenomeno molto diffuso e dagli effetti disastrosi: il velenosissimo metallo che entra accumulandosi nell’organismo dei rapaci, e degli uccelli necrofagi come gli avvoltoi, è quello delle munizioni spezzate e dei proiettili che vengono usati durante la caccia.

Succede perché gli uccelli da preda, e ancora di più gli avvoltoi, si nutrono delle carcasse degli animali uccisi durante l’attività venatoria e per vari motivi non recuperati (magari semplicemente perché feriti e fuggiti ancora vivi), o perché predano altri uccelli, in questo caso granivori, che ingeriscono i pallini scambiandoli per i sassolini che ospitano normalmente in uno dei loro stomaci, il ventriglio, e che servono alla triturazione del cibo in sostituzione dei denti. Il risultato finale è appunto una strage silenziosa di rapaci di ogni specie e di avvoltoi.

Il precedente

Tanto per citare altri episodi recenti avvenuti in Italia settentrionale, oltre (probabilmente) all’aquila reale di Gardone Riviera il piombo, o meglio il saturnismo che è l’avvelenamento correlato, ha sicuramente ucciso un altro esemplare della stessa specie una decina di giorni fa in Val Malenco (Sondrio), e in gennaio un rarissimo avvoltoio monaco in Val Codera, altra valle laterale dell Valtellina. 

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Paolo Baldi

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