Nemici come cane e gatto? Non sempre questo detto si conferma veritiero, e molte famiglie avranno notato come spesso i litigi più furibondi possano avvenire tra cane e cane, o tra gatto e gatto di una stessa casa. E così succede di assistere a inseguimenti, lotte, agguati.
Sono diverse le ragioni che spingono gli animali ad avere, a volte, degli atteggiamenti aggressivi: si tratta di questioni amorose, di voglia di difendere il proprio territorio, o banalmente anche di piccole gelosie quotidiane.
Le lotte per gli spazi
Sta di fatto che capita spesso a chi vive con più di un animale di assistere a rincorse che possono sfociare anche in aggressioni, con tanto di denti e artigli sfoderati e il rischio che qualcuno si faccia anche del male. Questo avviene in particolare nel momento delicato di un nuovo inserimento nel nucleo famigliare: l’ultimo arrivato dovrà fare i conti con spazi già suddivisi e «controllati» dagli altri animali di casa, più anziani oppure abituati già da tempo ad avere i loro angoli di pace in cui riposarsi indisturbati. Se poi ad arrivare è un cucciolo, già curioso e vivace per il fatto di essere ancora giovanissimo, la situazione si complica. Di sicuro, in molti casi a scatenare la lite sono fattori che sfuggono agli umani: un boccone in più mangiato dalla ciotola sbagliata, la voglia di giocare di uno che impedisce all’altro di poltrire in santa pace, un giocattolo conteso. Non dimentichiamo che cani e gatti sono animali predatori, con l’istinto di controllare il territorio e soprattutto il cibo.
Ecco perché a riappacificare gli animi basta spesso anche solo dividere fisicamente i coinquilini al momento dei pasti, stando attenti che ciascuno possa consumare la sua razione senza fretta. Quasi sempre questi momenti di tensione si risolvono in breve tempo, e in particolare tra i gatti si potrà notare che uno scontro iniziato con forza si stempera da solo nel giro di pochi minuti, trasformando i due rivali in compagni di gioco. Diverso è il caso in cui la tensione diventa parte della quotidianità.
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Cosa fare?
Ma come ci si deve comportare in questo caso? Gli esperti di comportamento raccomandano in linea generale di non intervenire, e possibilmente lasciare che gli animali possano chiarirsi per conto loro.
La convivenza richiede infatti il rispetto di equilibri e gerarchie che possono sfuggire agli umani di casa, e a risolvere le questioni saranno i cani e gatti coinvolti. Ovviamente sarà meglio chiedere il consiglio o addirittura l’intervento di un esperto se le zuffe dovessero diventare un’abitudine quotidiana, e se si nota che un animale in particolare ha un carattere più debole e quindi è meno capace di difendersi da solo. Una regola importante, comunque, è quella di garantire a ogni animale uno spazio speciale, un angolo del divano, una cuccia, una scatola o una cesta posizionata in un luogo appartato, in modo che tutti i componenti della famiglia possano avere il proprio angolo di privacy e sentirsi quindi al sicuro ogni volta in cui desiderino «staccare» con l’esterno e dedicarsi al riposo.•.