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Storie che accendono
passioni al Pindemonte

By Athesis Studio
Storie che accendono passioni al Pindemonte
Storie che accendono passioni al Pindemonte
Storie che accendono passioni al Pindemonte
Storie che accendono passioni al Pindemonte

Tra i progetti culturali organizzati quest’anno al Lorgna segnaliamo un ciclo di incontri dal suggestivo titolo “Storie che accendono passioni”: si tratta di momenti di approfondimento storico-letterario e artistico per studenti dell’ultimo anno dell’istituto e nello stesso tempo occasione di aggiornamento per i docenti.

Il fine è quello di “accendere” desideri e passioni raccontando storie interessanti e suggestive con piglio accattivante, vivido, in modo da trasmettere emozioni e lasciando ai partecipanti la voglia di approfondire le tematiche proposte.

Si è iniziato con la Factory di Andy Warhol nella New York degli anni Sessanta (Gaia Guarienti): luogo mitico, contenitore produttivo di eventi alternativi che accadevano “tutti nello stesso luogo e nello stesso tempo”: mentre il genio della pop art dipingeva le sue serigrafie in un angolo dello studio, i Velvet Underground suonavano le loro musiche; Bob Dylan e Leonard Cohen sono stati interpretati e tradotti dai maestri Marco Ongaro e Marco Pasetto in un incontro che ha restituito tutta la rabbia desolata della frontiera americana e la poesia delle ballate ricche di amore struggente e dolore del grande cantautore canadese mancato da poco.

Lorenzo Gobbi ci ha fatto capire come per Etty Hillesum, ragazza olandese ebrea morta ad Auschwitz a causa della barbarie nazista, la poesia di Rainer Maria Rilke fosse conforto e nutrimento anche nei momenti di maggior disperazione: amare la vita, Dio e l’umanità era il compito che questa grande mistica si era proposta.

Dopo un incontro con la giornalista Alessia Bottone sul lavoro nel settore della comunicazione e un approfondimento sulle tecniche narrative di Virginia Woolf e di James Joyce nell’ambito del romanzo modernista di inizio ‘900 (Nicolatta Pomari), l’ ultima storia che ci ha commosso e fatto riflettere per la profondità con cui è stata presentata è stata quella raccontata da Elena Trevisan, che ha parlato delle differenze di approccio alla Grande Guerra da parte di tre scrittori che la guerra l’hanno vissuta per davvero e successivamente raccontata: Stuparich, Comisso e Gadda.

I prossimi incontri, tra marzo e aprile 2018, verteranno sulla letteratura di confine (Massari), sulla multiculturalità (Cecchini e Scoferta) e sui luoghi della Resistenza a Verona (Rocca e Natale).

Vi aspettiamo numerosi e..appassionati!