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Piano Debiti

Sovraindebitamento personale dopo la crisi economica: come reagire e che cosa fare

By Athesis Studio

Nel nostro continente è in procinto di concretizzarsi un notevole aumento del sovraindebitamento che sarà innescato dalla perdita del reddito dei soggetti vulnerabili e, dall’altra parte, dal ricorso a credito extra per superare la crisi in corso. Si tratta di un pericolo che non può essere sottovalutato, e che richiede una risposta europea per fare in modo che lo si possa combattere. Tutto dipende dalla crisi che è stata provocata dalla pandemia da coronavirus e successivamente dalla guerra, per colpa di questi eventi un numero significativo di persone dovrà fare i conti con la drastica riduzione del proprio reddito personale: e sarà proprio questo a innescare, per contro, un forte aumento del rischio di sovraindebitamento.

I rischi all’orizzonte

Si tratta di un rischio che è decisamente più elevato per quelle famiglie che hanno redditi contenuti o comunque una quantità minima di risparmi; risparmi che invece sarebbero indispensabili sia per i nuclei familiari che sono già sovraindebitati, sia per tutti coloro che si ritrovano ad affrontare questo periodo di grande crisi. Allo stato attuale c’è bisogno di misure immediate che siano finalizzate a limitare tale rischio, per fare in modo che il futuro delle famiglie in seguito alla crisi non venga compromesso dal sovraindebitamento.

Il reddito in calo

Per colpa della crisi, dopo i lockdown in tanti si sono ritrovati a dover fare i conti – anche in senso letterale – con un reddito nullo o scarso. Non solo: parecchie persone potrebbero vivere una condizione di debolezza o di precarietà per effetto di agevolazioni non concesse, per esempio perché non vengono soddisfatti i requisiti tecnici che garantiscano la loro erogazione. Un esempio concreto? La fruizione dei sussidi di disoccupazione in molti casi è correlata al soddisfacimento di molteplici condizioni, che nella situazione odierna non vengono rispettate da molti cittadini europei. Inoltre la quantità di famiglie precarie è destinata a crescere a causa del recente incremento di quelli che sono stati definiti come Uber job, vale a dire i lavori precari autonomi.

Le conseguenze

Non si può non essere preoccupati per gli effetti della perdita di reddito che colpisce i cittadini, e soprattutto per le gravi conseguenze che potrebbero scaturire in relazione alle loro condizioni di vita effettive. È inevitabile avere dei timori verso il futuro. Dal momento che le famiglie sono state in grado di superare le più immediate difficoltà unicamente attraverso un aumento del debito, il pericolo concreto è che per tanti anni a venire il loro livello di consumi futuri sia ipotecato. Sono comunque numerosi i provvedimenti che sono stati adottati dai singoli Paesi e dalla UE nella sua totalità: quel che importa, comunque, è che il cittadino continui a rimanere al centro.

Le prospettive per il futuro

Sono indispensabili, e non si può affermare altrimenti, i provvedimenti che sono finalizzati non solo a tutelare l’attività economica, ma anche a garantire la sua ripresa. Al tempo stesso è importante garantire che i consumi delle famiglie non siano mantenuti unicamente al prezzo di una crescita del debito incontrollata. I nuclei familiari che più hanno patito le conseguenze della crisi sono gli stessi nuclei che possono fruire unicamente di modalità di credito costose, soprattutto da fornitori non bancari. Al tempo stesso i mutuanti devono fare i conti con un marketing mirato al fine di promuovere crediti ad alta spesa.

Come rimediare

Di sicuro vale la pena di auspicare e accettare i tanti provvedimenti che sono stati messi in atto dai diversi governi nazionali al fine di supportare gli autonomi in crisi e assicurare non solo la sospensione delle procedure di sfratto, ma anche l’erogazione continua di energia elettrica, gas e acqua. L’ideale sarebbe che tali provvedimenti consentissero di tutelare in maniera omogenea i cittadini europei, così che non si possa correre il rischio di gap in aumento tra i Paesi più fragili e quelli più forti. Purtroppo le persone sovraindebitate o già indebitate sono le più colpite dalla crisi, e per loro dovrebbero essere previste delle tutele ad hoc. Per esempio, il congelamento delle penali e delle confische relative al mancato pagamento dei debiti. È auspicabile, inoltre, che le scadenze dei mutui vengano allungate senza costi. Infine, non va dimenticato che i crediti al consumo sono impiegati soprattutto da nuclei familiari che si trovano in condizioni critiche dal punto di vista finanziario.

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