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mobilità digitale

C-Roads Italy 3, l’Autostrada del Brennero è sempre più digitale

By Athesis Studio

Investire sulla mobilità digitale consente di incrementare la sicurezza e l’efficienza dell’autostrada oltre i limiti oggettivi contro cui si scontrano gli strumenti tradizionali. E questo perché la digitalizzazione consentirà uno scambio continuo di informazioni tra veicoli e infrastrutture e di conseguenza una gestione migliore dei flussi veicolari. È con questa prospettiva che Autostrada del Brennero, ormai da anni, scommette nel comparto, aderendo o capitanando anche numerosi progetti internazionali. Fra questi C-Roads Italy, coordinato dal Mit e co-finanziato dalla Commissione europea. La terza edizione si è conclusa a dicembre e ha visto Autobrennero implementare e arricchire il già corposo lavoro fatto con C-Roads Italy. Il progetto aveva fin dall’inizio l’obiettivo di studiare, implementare e testare quindi in condizioni reali di traffico, i sistemi C-ITS (Cooperative Intelligent Transport Systems). Una vera rivoluzione copernicana nella gestione del traffico: il rapporto univoco tra centro di controllo, nel caso di A22 il Cau, che invia informazioni in particolare ai pannelli a messaggio variabile, viene infatti gradualmente affiancato da un’infrastruttura C-ITS che consente una comunicazione in primis tra infrastruttura e veicolo (I2V), ma anche tra veicolo e infrastruttura (V2I). L’asse attorno cui ruota questa importantissima trasformazione è la georeferenziazione. Ossia le informazioni che veicoli e arteria si scambiano, a differenza del passato, sono costantemente aggiornate e geolocalizzate, con una mappatura costante e totale dell’intera arteria.

Una parte importante di questo lavoro è stata condotta da Autobrennero in C-Roads Italy, quando è stata sviluppata e implementata tutta l’infrastruttura di base. Oggi lungo l’A22 ci sono 68 Rsu e una RSU virtuale per la comunicazione a lungo raggio, ossia su rete cellulare (4G o in futuro 5G). Lo scopo è quello di garantire una comunicazione totale: dove non arriva l’infrastruttura arriva quindi il cellulare. Ma perché è così importante dotarsi di una simile infrastruttura? Oggi Autostrada del Brennero ha tutti gli strumenti per giungere direttamente ai veicoli ed è quindi pronta ad accogliere una guida sempre più connessa e cooperativa. Il risultato sarà un miglioramento dei flussi di traffico, l’aumento della capacità autostradale, la contrazione dell’incidentalità e la riduzione dell’impatto sull’ambiente.

Nell’ambito di C-Roads Italy 3 la Società è stata chiamata a un ulteriore salto di livello: è stata infatti estesa  la rete geografica di copertura, sono state potenziate le  RSU ed è stato  implementato quanto fatto in passato aggiungendo nuovi casi d’uso. Cinque le nuove RSU fisse acquistate e 15  quelle mobili,  utilizzate per gestire casi d’uso mobili che hanno infatti rappresentato il fulcro del progetto per Autobrennero. Ne sono stati sviluppati quattro, due facenti capo alla categoria della cantieristica e due a quella della notifica di eventi particolari. Nel primo la RSU mobile è stata posizionata su un mezzo per la manutenzione invernale: l’obiettivo era quello di avvisare gli utenti della strada in arrivo che avrebbero incontrato un veicolo di questo tipo in funzione, in modo che potessero adattare il loro comportamento di guida. Il secondo ha inscenato un cantiere mobile, dunque con mezzi e operai al lavoro in carreggiata. Chi arrivava veniva allertato della presenza, continuamente aggiornata in termini di geolocalizzazione, del cantiere, dunque di mezzi in lento movimento, e anche in questo caso poteva adeguare velocità e prestare attenzione suppletiva. Gli ultimi due casi coinvolgevano veicoli di emergenza o prioritari. In un caso l’antenna era installata sull’ambulanza o sulla pattuglia simulata che procedeva a velocità sostenuta per raggiungere un determinato punto, luogo dell’ipotetica emergenza. L’obiettivo in questo frangente era avvisare gli utenti che precedevano il mezzo del sopraggiungere, alle loro spalle, di questa tipologia di veicolo. L’ultimo caso invece si concentrava su un ipotetico incidente: la RSU mobile era posizionata su un mezzo fermo nel luogo dell’ipotetico sinistro e lanciava il messaggio ai veicoli in arrivo. A cascata questi potevano regolare il loro comportamento. In prospettiva, quando tutte le auto saranno dotate della opportuna tecnologia si attendono risultati positivi: messaggi di questo tipo si dovrebbero infatti riverberare su tutto l’asse, con una modulazione delle velocità e un adeguamento dei tempi di percorrenza; gli effetti del rallentamento prodotto verranno di conseguenza spalmati su un tratto più lungo, evitando o riducendo la formazione delle code.

Nell’ambito di C-Roads Italy 3 Autostrada del Brennero ha condotto altre attività, tra cui l’acquisto di 10 RSU ibride con doppia tecnologia, ITS-G5 e C-V2X ossia wifi e cellulare. Con queste RSU a doppia tecnologia si riesce a incrementare la copertura perché il loro raggio di azione è maggiore. In questo modo si potranno condurre test avanzati con diversi produttori di veicoli. Sono stati infine messi in campo una serie di adeguamenti e aggiornamenti tecnologici e sono stati eseguiti numerosi test transfrontalieri, virtuali e fisici, nei quali è stata testata l’interoperabilità del sistema con esiti assolutamente positivi.