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IL PROGETTO

Lo startupper veronese Daniele Zampieri finanziato dall'agenzia del MEF

By Athesis Studio
Lo startupper veronese Daniele Zampieri finanziato dall'agenzia del MEF

Verona, 30 Agosto - Daniele Zampieri, 32 anni, originario di Buttapietra, già co-fondatore di una startup ambientalista nel 2016, ha appena concluso un’operazione da 280mila €, finanziata per l’80% dell'agenzia del Ministero di Economia e Finanze, Invitalia, e per il 20% dalla Banca di Credito Cooperativo di Roma più apporto di capitale dei soci della startup.

Il fondo servirà per realizzare un programma di trasformazione digitale della pubblicità nei comuni italiani, con lo scopo di arrivare a sostituire gli impianti in cui attualmente vengono affissi i manifesti pubblicitari cartacei, con una rete di schermi a LED prenotabili online.

"Il nostro programma è perfettamente allineato con le nuove direttive del PNRR circa la digitalizzazione e la rivoluzione verde del nostro paese. E’ un progetto molto ambizioso, ma lo stiamo pianificando dal 2017, per cui siamo sicuri della buona riuscita” afferma lo startupper.

Il programma pilota è diviso in due step. Lo step iniziale è basato su una piattaforma chiamata Publista che, grazie ad un algoritmo brevettato, permetterà ai comuni di abbattere le spese di gestione fino al 50% e di far prenotare campagne alle aziende del territorio in meno di 5 minuti.

Il secondo step invece, attraverso un’estensione chiamata Spotflip, prevederà di sostituire gli impianti in cui attualmente vengono affissi i manifesti cartacei con degli schermi a LED, raddoppiando i guadagni stimati dei comuni, evitando lo spreco di carta e migliorando il decoro urbano dei centri storici italiani. I preordini delle licenze pilota sono per ora aperti solo ai comuni di Verona. 

"Sono molto contento perchè già delle prime realtà si stanno interessando per investire nella nostra startup. Tengo a ringraziare il consigliere e l’assessore del comune di Verona Andrea Velardi e Francesca Toffali per l’interesse mostrato, il sindaco del comune di San Giovanni Lupatoto Attilio Gastaldello per il supporto, il comune di Oppeano per la collaborazione e tutto il team che ruota attorno al progetto” conclude lo startupper.

Psicologia dello startupper

INTERVISTA IN ESCLUSIVA per L’Arena

Ma come si riescono a gestire progetti speciali di questo tipo?

Lo abbiamo chiesto al diretto interessato, insieme all’ausilio della dott.ssa psicologa Eleonora Geccherle.

"Ci deve essere prima di tutto una preparazione mentale alla base, che va oltre allo studio delle regole del gioco. Oltre alle regole, occorre imparare a giocare sul campo. È poi fondamentale costruire una buona squadra, perché da soli non si fa niente. Umiltà e sani valori completano il quadro".

Quali sono le regole del tuo campo di gioco?

"Nascendo come progettista creativo, saper usare gli strumenti e le tecniche per progettare le cose a 360 gradi, e poi nozioni di economia, comunicazione, marketing, psicologia, informatica generale e i relativi rami specifici. Ora sto approfondendo l’umanistica perché con l’avvento dell'intelligenza artificiale occorre riflettere su modalità che mettano veramente la tecnologia al servizio dell’uomo, e non viceversa, per evitare di diventarne schiavi. Come terza cosa, il saper negoziare.”

A livello mentale invece?

"Quella è la parte più complessa perché occorre trovare un equilibrio in un ambiente con punti di riferimento fatti da segnali di fumo. Serve quindi tanta percezione, intuito e saper ragionare fuori dagli schemi in maniera sistematica. Tutto questo concentrando al 100% le proprie energie sull’obiettivo, senza lasciarsi condizionare dalle emozioni, che molto spesso possono tendere al negativo. Personalmente quindi continuo ad allenarmi per migliorare sotto quegli aspetti.

In che modo ti alleni?

Come tu ben sai, il nostro cervello è diviso in due parti. La zona sinistra, cioè quella delle capacità logiche, la alleno leggendo libri di vario genere e seguendo gli esperti di settore, mentre la zona destra, cioè quella creativa, continuando a creare. Più ampliamo la mappa delle cose che sappiamo e più aumenta la visione d'insieme, quindi, la qualità delle scelte che compiamo. Più stimoliamo la nostra creatività e più aumenta la capacità di inventare e di trovare soluzioni ai problemi complessi. Infine da non dimenticare il fitness, per tenere di pari passo corpo e mente.

CONCLUSIONE DELLA PSICOLOGA

E’ veramente molto complesso descrivere le caratteristiche dell’imprenditore moderno, soprattutto in questo periodo di Covid19, ma ci basti pensare che, così come in tutte le cose, la storia personale, i vissuti familiari e le esperienze lavorative, interagiscono costantemente, producendo effetti ed efficacia che variano al variare delle qualità dell’individuo, e questo sta portando Daniele a emergere. Un vero leader è colui che sa formarsi in modo costante adattandosi a un mercato del lavoro sempre più complesso, oltre che al possedere valori umani e al saper proporre soluzioni. Qui, i valori e la personalità, anche a livello emotivo, sono gli aspetti che più di altri al giorno d’oggi conferiscono ad uno startupper la forza per provare a costruire qualcosa di grande.

http://www.publista.it