<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
colonnine elettriche

Le colonnine elettriche: gli ultimi aggiornamenti su questa tecnologia

By Athesis Studio

Le colonnine elettriche consistono in apparecchi fissi che vengono impiegati per ricaricare i veicoli elettrici e, di conseguenza, sono collegati a una fonte di alimentazione elettrica. Esse hanno una conformazione non troppo diversa da quella di un distributore di benzina: si tratta, infatti, di una colonna dotata di un cavo e di un terminale in cui, al posto di una pistola erogatrice, c’è una spina. Per la trasmissione di elettricità, è sufficiente collegare il caricabatterie con la spina alle batterie del veicolo. Nella maggior parte dei casi, il rifornimento di elettricità presso le stazioni di ricarica può essere pagato in modalità differenti: o tramite carta di credito o con un’app dedicata. Il pagamento può essere effettuato in funzione del consumo effettivo oppure con un abbonamento la cui entità cambia in base alla colonnina.

Come trovare le colonnine elettriche nel nostro Paese

In tutto il mondo alla fine del 2021 esistevano circa 1 milione e 700mila punti di ricarica disponibili al pubblico: un incremento, rispetto all’anno precedente, pari al 35%. Due terzi delle stazioni di ricarica rientrano nella tipologia normal charge; gli altri, invece, sono fast charge. Per quel che riguarda l’Europa, invece, erano più o meno 340mila i punti di ricarica stimati alla fine del 2021, sempre tenendo come riferimento quelli ad accesso pubblico: solo il 12% del tipo fast charge, mentre l’88% del tipo normal charge. E l’Italia? Ebbene, sempre tenendo conto dei dati relativi alla fine del 2021, i punti di ricarica erano poco meno di 27mila, ma con un incremento sull’anno precedente del 75%. Ad aumentare in particolare è stata l’installazione dei punti di ricarica veloce, con potenza compresa fra i 50 e i 150 kW, ma anche con potenza oltre i 22 kW.

Le differenze tra Nord e Sud Italia

Se si prende in considerazione la distribuzione delle stazioni di ricarica su tutto il territorio nazionale, si può notare un forte divario tra il Nord e il Sud Italia, con un dato nettamente superiore per le regioni settentrionali. La Lombardia e la Liguria, in riferimento alla ricarica autostradale, possono vantare più di 40 punti con una potenza superiore ai 50 kW; più indietro ci sono la Toscana, l’Emilia Romagna e il Trentino Alto Adige. Alla fine del mese di settembre del 2022, invece, in Italia la ricarica pubblica era aumentata fino a sfiorare i 33mila punti di ricarica, per un totale di circa 16.700 infrastrutture: è utile ricordare, infatti, che un punto di ricarica corrisponde a una spina singola grazie a cui si può far rifornimento.

Le soluzioni alternative alle colonnine elettriche

Al di là delle classiche infrastrutture di ricarica che funzionano con le colonnine elettriche, nel nostro Paese si assiste alla proliferazione di una rete di ricarica mobile che prende il nome di off-grid, mediante van elettrici che presentano dei sistemi di accumulo a bordo, capaci di raggiungere gli utenti che hanno la necessità di ricaricare. Il servizio in questo momento è disponibile solo in sei città nel nostro Paese, per un totale di poco meno di 40 dispositivi mobili che vantano una potenza di ricarica che può toccare i 70 kW. Tale soluzione costituisce una valida alternativa alle colonnine elettriche, e al tempo stesso un supporto complementare che va a integrare altri servizi destinati ad affermarsi con il passare del tempo.

Una crescita significativa

Alla luce di tutto quel che si è detto fino a questo momento, si può affermare che la rete di ricarica – al pari dell’installazione di colonnine pubbliche – è protagonista di una costante crescita. Ai fini della diffusione dei veicoli elettrici, il potenziamento delle tecnologie per la trasmissione di elettricità riveste un ruolo di primo piano. L’elettrico è la forma di mobilità del futuro, e le modalità di ricarica sono due: quella casalinga e quella offerta, appunto, dalle colonnine elettriche. Queste ultime possono essere distinte tra colonnine disponibili su suolo pubblico e colonnine disponibili su suolo privato con accesso pubblico, come avviene per esempio nei parking dei centri commerciali. Visto che l’efficienza di un veicolo elettrico quasi sempre è maggiore rispetto a quella di un mezzo alimentato a gas, vale la pena di favorire e promuovere la diffusione di questo tipo di mobilità.