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Inaugurata la nuova struttura in grado di migliorare la qualità dei prodotti, ma non solo

By Athesis Studio

Lavorare le lamiere è un'arte che richiede precisione, esperienza e dedizione. In un’epoca in cui la produzione di massa a basso valore aggiunto sembra dominare l’industria manifatturiera, ci sono ancora aziende che investono nella qualità dei materiali e dei processi, in tecnologia e in strutture. È il caso di Verona Lamiere, azienda con sede a Campagnola di Zevio, che nella lavorazione delle lamiere è una delle eccellenze del Veronese: dalla progettazione alla produzione, fino alla consegna del prodotto finito, questa realtà ha dimostrato di essere leader del settore, un punto di riferimento per molti clienti in cerca di soluzioni personalizzate e di alta qualità.

Alla base di Verona Lamiere c’è la costante propensione a migliorarsi, ad investire in tecnologie di ultima generazione e nella continua formazione del personale tecnico specializzato. Questo ha spinto alla costruzione di un nuovo capannone, che nasce da due esigenze. La prima è quella di migliorare il set produttivo e ottimizzare il layout di Verona Lamiere, quindi portare efficienza al processo produttivo.

Il nuovo capannone è stato inaugurato lo scorso sabato 13 maggio, alla presenza di circa 600 invitati tra partner storici, autorità, ma soprattutto dipendenti e famiglie, in un clima festoso che ha lasciato il passo a momenti di intensa commozione, un segnale forte di appartenenza e riconoscenza per chi è il motore dell’azienda.

L’evento è iniziato alle 17.30 con la Santa Messa officiata da Don Fabrizio e Don Elio, una liturgia animata dalla Corale San Gaetano della Chiesa del Pozzo. A seguire c’è stata la benedizione della statua di San Giuseppe che sarà collocata nei prossimi giorni all’interno del sito produttivo.

La serata è proseguita con il taglio del nastro alla presenza del sindaco del Comune di Zevio, Paola Conti, del vice sindaco Thomas Bottacini, del consigliere Katia Leonardi, del monsignor Giuseppe Zenti e della famiglia Lucchini. La cena, conclusa col taglio della torta, e la musica dal vivo hanno poi reso possibile una serata ben riuscita e all'insegna del divertimento.

La nuova struttura è caratterizzata da maggiori spazi e da una migliore organizzazione, questo consente l’ottimizzazione della logistica interna, minori sprechi, minori scarti e quindi la possibilità di garantire anche ai clienti maggiore efficienza e maggior capacità produttiva.

Questo porta al secondo aspetto, ovvero migliorare i servizi ai clienti. Oggi sempre di più ai subfornitori, alle aziende che forniscono semi lavorati, è richiesta non solo una capacità e degli standard qualitativi in termini costruttivi altissimi, ma è necessario sempre di più un servizio logistico di primo livello, un aspetto sul quale in fase di progettazione dei nuovi spazi Verona Lamiere ha puntato molto.

L’idea del nuovo capannone parte da lontano e il primo progetto viene definito a fine del 2015 partendo dal layout ottimizzato della linea produttiva, sulle cui base viene disegnato “l’involucro” del nuovo stabilimento. L’idea di fondo è quella poi di agganciare gli stabilimenti già esistenti al quello nuovo, in modo da avere tutto il flusso produttivo coperto sotto lo stesso tetto. A novembre 2019 arriva il permesso a costruire e vengono appaltati tutti i lavori, così a gennaio 2020 iniziano a lavorare le ruspe.

Purtroppo il Covid blocca tutto per circa 9 mesi, nei quali non solo viene arrestata la realizzazione del capannone, ma anche l’attività dell’azienda. I lavori ripartono a fine del 2020 per terminare due anni dopo. Gli ultimi mesi sono stati utilizzati per il trasferimento dei macchinari e l’ottimizzazione dei processi. Un percorso lungo che consente oggi a Verona Lamiere di offrire ai collaboratori un ambiente di lavoro moderno, funzionale e stimolante, e un servizio completo e molto efficiente a tutti i clienti.