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mobilità sostenibile

Green Corridor – la nostra visione di mobilità

By Athesis Studio

Realizzare o promuovere una progressiva evoluzione tecnologica della mobilità tale da ottenere un vero e proprio Green Corridor attraverso le Alpi. È questo, in poche battute, il concetto che sta dietro alla visione che Autobrennero ormai da tempo ha adottato e che sta alla base di ogni grande scelta strategica che mette in campo. La sfida è rendere negli anni uno dei maggiori corridoi di scambio merci e persone tra l’Italia e il resto d’Europa un luogo dal basso impatto ambientale, capace di sfruttare le innovazioni tecnologiche a favore di una sempre maggiore mobilità sostenibile.

Il piano per la mobilità sostenibile
Per dare risposte concrete al bisogno di mobilità sostenibile Autostrada del Brennero sta cercando di offrire già oggi una pluralità di alternative ai combustibili tradizionali, avendo come punto di caduta finale le emissioni zero. La Società ha imboccato da tempo la strada della sostenibilità. Lo dimostrano gli investimenti in ferrovia ed intermodalità, la realizzazione della prima barriera fonoassorbente e fotovoltaica d’Italia a Isera, l’inaugurazione del primo ed ad oggi unico centro di produzione e distribuzione di idrogeno verde d’Italia a Bolzano, la partecipazione al progetto europeo BrennerLec per una gestione dinamica della velocità e l’approvazione di un piano per la mobilità sostenibile che punta nel complesso ad offrire agli utenti alternative ai carburanti tradizionali.

La mobilità elettrica
Già oggi, con 21 impianti di ricarica e 32 colonnine Tesla, la A22 è un’autostrada a misura di veicolo elettrico. Inoltre, per incentivare l’uso di veicoli a zero emissioni, Autostrada del Brennero al momento non fa pagare il rifornimento. Il punto di forza dei prodotti installati è la modularità che permette di aumentare la potenza installata a step di 75kW per modulo, così da consentire un dimensionamento dinamico in base all’esigenza relativa all’evoluzione tecnologica dei veicoli elettrici e dei sistemi di stoccaggio, fino ad un massimo di 300 kW. In questa prima fase, si è scelto di installare una potenza di 150 kW – il triplo della potenza delle normali colonnine fast – riducendo in tal modo drasticamente il tempo di ricarica. Nel corso del 2021 saranno istallati 13 nuovi impianti di ricarica. A quelli a servizio degli utenti, si sommano gli impianti aziendali: 9 già operativi, 15 in fase di approntamento nel corso del 2021.

La mobilità a idrogeno
Come nel caso dei veicoli elettrici, anche per la diffusione dei veicoli ad idrogeno è essenziale, oltre alla disponibilità di modelli offerti dalle case automobilistiche, la presenza di una capillare infrastruttura di distribuzione del combustibile. Ad oggi in Italia l’unico impianto ad accesso pubblico in grado di produrre e stoccare idrogeno e rifornire veicoli elettrici a cella a combustibile (sia automobili sia autobus per il trasporto pubblico urbano), è quello presente a Bolzano e realizzato da A22 in partnership con l’Istituto per Innovazioni Tecnologiche Bolzano Scarl. Il piano aziendale prevede la realizzazione, in una prima fase, di 5 nuovi impianti di distribuzione, a Vipiteno, a Trento, a Rovereto, a Verona Nord e a Campogalliano. Nella seconda e terza fase, in ragione della domanda di idrogeno, gli impianti di distribuzione diventeranno centri di produzione come quello di Bolzano, sfruttando l’energia rinnovabile più adatta a ciascun territorio (Idroelettrico, solare, eolico e biomassa).

La mobilità a metano
Quanto al metano compresso (Gnc), dal mese di dicembre 2020 è disponibile un servizio di erogazione metano anche presso l’area di servizio Paganella ovest, da aprile l’impianto di bioGnl di Sadobre, a Vipiteno e un nuovo impianto di Gnc nell’area di servizio Paganella est. Entro il 2021, si prevede di inaugurare altri 3 impianti di Gnc, a Lainburg est ed ovest e nell’area di servizio Adige est. Infine, dato il crescente interesse del settore dei trasporti a medio e lungo raggio per il metano liquido (Gnl), il piano prevede la realizzazione di due nuovi impianti nelle aree di servizio Po est ed ovest.

I treni
Autostrada del Brennero è sicuramente nota per essere la società che ha realizzato e gestisce l’autostrada del Brennero. Non tutti sanno però che si tratta anche dell’unico concessionario autostradale che da anni si occupa non solo di trasporto su gomma, ma anche di merci su rotaia. Già alla fine degli anni ’90, infatti, gli amministratori della Società si resero conto che l’arteria avrebbe raggiunto la saturazione e che occorreva spostare progressivamente su rotaia il traffico merci destinato alla lunga percorrenza. Nacquero così prima STR Spa e poi, nel 2000, RTC Rail Traction Company Spa e Lokomotion Gmbh, destinate ad operare rispettivamente al di qua e al di là del Brennero e del Tarvisio. Il 15 ottobre 2001, il primo treno merci lasciò la stazione di Monaco Riem in direzione Verona, determinando l’inizio di una fase di crescita pluriennale. Oggi i due operatori ferroviari movimentano oltre 12.000 treni l’anno grazie al lavoro di 550 collaboratori. Trasferendo ogni giorno circa 800 mezzi pesanti dall’autostrada alla ferrovia, si stima contribuiscano ad abbattere la produzione di CO2 lungo il corridoio del Brennero di circa 160.000 tonnellate ogni anno. A giorni, STR Spa perfezionerà l’acquisto del 75% di un’altra società ferroviaria, InRail, con l’obiettivo di realizzare un’integrazione industriale tra società che, per fatturato, rappresentano insieme già oggi il secondo gruppo ferroviario del settore merci.