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Ristrutturare una casa
conviene non soltanto
per i bonus fiscali

By Athesis Studio
Ristrutturare una casa conviene non soltanto per i bonus fiscali
Ristrutturare una casa conviene non soltanto per i bonus fiscali
Ristrutturare una casa conviene non soltanto per i bonus fiscali
Ristrutturare una casa conviene non soltanto per i bonus fiscali

“Sono confermate molte misure di contenimento della pressione fiscale e sviluppo, già contenute nella precedente legge di bilancio, quali le agevolazioni per gli interventi di ristrutturazione edilizia ed energetica”. Con queste parole il governo ha voluto precisare quanto contenuto nella legge di Bilancio 2018 in tema di bonus casa, ristrutturazioni ed ecobonus. Sono dunque prorogate al 31 dicembre 2018 le detrazioni per interventi di ristrutturazione edilizia, per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici (bonus mobili) e, con alcune novità, quelle per l’efficientamento energetico degli edifici (ecobonus).

 

INTERVENTI COPERTI

È ancora valida dunque la detrazione Irpef del 50% per gli interventi di recupero ed è stato confermato il tetto massimo di spesa che resta a 96mila euro per unità immobiliare. In questo modo le agevolazioni riguardano numerosi interventi: dall’ordinaria manutenzione alla tinteggiatura per le zone comuni condominiali fino all’installazione di porte blindate, infissi e servo scale. Per le spese relative agli interventi finalizzati sia alla riduzione del rischio sismico che alla riqualificazione energetica, effettuati su parti comuni di edifici condominiali nelle zone sismiche 1, 2 e 3 (già individuate), in alternativa alle detrazioni previste dall’ecobonus e dal sisma bonus, si può usufruire di una detrazione dell’80% o dell’85% se gli interventi adottati comportano una riduzione del rischio sismico rispettivamente di una o due classi. La detrazione sarà ripartita in 10 quote annuali e verrà calcolata su un tetto massimo di 136mila euro per unità immobiliare (96mila euro per il sisma- bonus tradizionale più i 40mila euro fissati dall’ecobonus). Tutto questo per le spese di messa in sicurezza fino al 31 dicembre 2021: il miglioramento antisismico è calcolato sulla base delle “Linee guida per la classificazione sismica degli edifici” del decreto ministeriale del febbraio 2017. La legge di Bilancio approvata il mese scorso allarga comunque i benefici anche agli istituti di edilizia popolare. È stata introdotta, per il 2018, una detrazione del 36% delle spese, fino ad un ammontare complessivo non superiore a 5mila euro, per la “sistemazione a verde” di aree scoperte, realizzazione di impianti di irrigazione, pozzi, coperture a verde e giardini pensili. La detrazione spetta anche per interventi effettuati sulle parti comuni esterne degli edifici condominiali. Sono detraibili anche le assicurazioni contro il rischio di calamità. Non solo: il credito d’imposta per la riqualificazione degli alberghi, con un bonus del 65% fino ad un massimo di 200mila euro per le spese sostenute entro il 2018, è stato esteso anche alle strutture termali.