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bici elettriche

E-bike, continua la crescita del mercato in Italia

By Athesis Studio

Il mercato delle e-bike non accenna a rallentare. Le tecnologie hanno fatto passi da gigante negli ultimi anni e sono sempre di più le normative per biciclette elettriche a livello nazionale ed europeo su cui poter contare. Nessuno una decina di anni fa poteva pensare che le più grandi aziende produttrici di biciclette al mondo potessero sviluppare motori e batterie all’avanguardia per facilitare gli spostamenti casa-lavoro con un occhio alla mobilità sostenibile, eppure è andata proprio così.

Dopo un primo periodo in cui i puristi del ciclismo hanno guardato con diffidenza questa tendenza, ormai davvero tutti gli appassionati e addetti ai lavori concordano sulle enormi possibilità di crescita che ha ancora questo segmento di mercato. Non può essere un caso che nel 2023 le stime sul valore dell’intero settore si attestino intorno ai 40 miliardi di euro. Una crescita esponenziale con un tasso annuo composto in aumento del 15,6%. Pensate che un rapporto di Fortune Business Insights prevede a fine decennio un valore di circa 110 miliardi euro.

Attualmente l’area del mondo che gode di più degli sviluppi delle biciclette elettriche è quella dell’Asia, che nello scorso anno può vantare una fetta di mercato che si attesta sul 42,5%. Attenzione però, perché l’Europa si trova al secondo posto con Francia, Germania e Paesi Bassi in prima fila. Terzi, invece, gli Stati Uniti.

Restando sul nostro Vecchio Continente, notiamo come le e-bike hanno superato la soglia dei 5,5 milioni di unità vendute, solo in Italia quasi 340.000 biciclette (incremento del 14%). A cosa è dovuta questa crescita repentina? Sicuramente gli anni successivi ai lockdown del Covid-19 hanno dato una spinta importante alle vendite, con sempre più persone che si sono avvicinate alla mobilità sostenibile. I prezzi ne hanno risentito, con aumenti nei costi per i consumatori anche del 31% che però non hanno frenato la volontà degli appassionati di comprare una e-bike.

I vantaggi per l’ambiente

Concentrandoci sui vantaggi per l’ambiente delle biciclette a pedalata assistita, è chiaro come l’impatto sia molto minore rispetto all’automobile o i mezzi di trasporto cittadini. La bici è considerata la più ecologica in assoluta e alla luce dei recenti eventi e alle nuove politiche contro il riscaldamento globale, utilizzarla per gli spostamenti quotidiani può contribuire positivamente alla salvaguardia dell’ambienta.

Se più persone utilizzassero la bicicletta, la congestione del traffico urbano diminuirebbe, con meno CO2 nell’aria e meno stress nei tragitti casa-lavoro. Non produce inoltre inquinamento acustico e riduce anche la quantità di spazio pubblico occupato: pensate che una bici occupa al massimo 2 metri quadrati, mentre un’auto cinque volte di più.

Nonostante le normative restrittive dell’Unione Europea, gli Stati membri stanno investendo fortemente sulla mobilità ciclistica, attraverso varie iniziative e fondi strutturali. Ciò contribuirà a rendere le città sempre più accessibili con infrastrutture dedicate e incentivi fiscali che dovrebbero rafforzare ulteriormente la domanda.

Gli incentivi in Italia

Una delle regioni più attive riguardo gli investimenti sulle biciclette elettriche e la mobilità sostenibile è l’Emilia Romagna. La Regione ha infatti incentivato l’impiego delle due ruote (anche monopattini) per gli spostamenti quotidiani, mettendo a disposizione 10 milioni di euro per lo sviluppo di una rete di 135 chilometri di piste ciclabili da Piacenza a Rimini.

Inoltre ha sviluppato il cosiddetto “Bonus Bici 2024”, un contributo fino a 1.400 euro per l’acquisto di una bici o di una cargo Bike a pedalata assistita, a cui potranno accedere i residenti nei 207 comuni della Regione Emilia Romagna.

Per il primo anno di incentivo, potranno accedere al bonus coloro i quali hanno effetto l’acquisto dal 7 agosto 2023 in poi. Inoltre, chi ha rottamato un’auto lo scorso anno, può ricevere anche una maggiorazione dell’importo. Basterà avere la fattura/ricevuta fiscale dell’acquisto e un conto corrente bancario o postale per ricevere il versamento del contributo.

Senza la rottamazione di un’auto sono previsti fino a 500 euro per l’acquisto di una bici a pedalata assistita e fino a 1.000 euro per l’acquisto di una cargo bike. Attenzione, in questo caso il contributo non potrà superare il 50% del costo totale del mezzo.

Con la rottamazione di un’auto sono previsti fino a 700 euro per l’acquisto della e-bike e fino a 1.400 per la cargo bike. Qui il contributo è di non superare il 70% del costo.

Anche la città di Torino ha pensato ad oltre 2.000 biciclette elettriche da utilizzare in città per cittadini e turisti che vogliono spostarsi tra le bellezze del capoluogo piemontese.