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cunsulenza finanziaria

Comprendere l’aumento dei prezzi per difendersi dai debiti

By Athesis Studio

“Caro vita”: un termine che è ormai entrato a far parte del vocabolario comune e che fa tremare i polsi un po’ a tutti. Il costo della vita sta diventando sempre più elevato e insostenibile per la maggior parte delle famiglie italiane. L’aumento generalizzato dei prezzi, non accompagnato da un aumento dei salari, sta portando ad un impoverimento del ceto medio-basso dalle connotazioni sempre più preoccupanti. Basti pensare che oggi, rispetto a qualche anno fa, il numero di poveri assoluti in Italia è cresciuto in maniera esponenziale, passando dai 2,11 milioni del 2008 ai 5,60 milioni di poveri del 2020. Un numero destinato tristemente a salire a causa delle condizioni socio-economiche nelle quali versa il Paese.

Molte famiglie, specie monoreddito, si trovano ormai nella condizione di non potersi permettere spese extra di nessun tipo mentre, molte altre, non possono neanche permettersi di acquistare determinate categorie di prodotti o cibi. L’aumento generale del costo della vita, però, non ha solo una causa: sono lievitati i costi dell’energia e delle materie prime, sempre più scarse, così come sono aumentate le voci di spesa degli italiani, sempre più schiacciati da tasse e inflazione alla stelle.

Tutto questo, unitamente ad una situazione geopolitica complessa, trainata dalla guerra in Ucraina, sta facendo oscillare i mercati in maniera inconsueta, portando ad un aumento esponenziale del costo di luce, gas e acqua. Non solo: l’inflazione sta ormai colpendo duro tutti i settori ed è raro trovare un’impresa o una famiglia che non si trovi in difficoltà a fine mese nel dover pagare le bollette.

Il periodo post pandemia dunque sta portando con sé una serie di conseguenze davvero spiacevoli non solo per gli italiani, ma per l’Europa in generale: molti, per poter continuare a sostenersi, sono costretti a far ricorso a prestiti e finanziamenti con banche ed enti di credito, con il rischio sempre più frequente di non riuscire a pagare, accumulando così sempre più debiti.

Aumento dei prezzi e inflazione: è boom di prestiti e finanziamenti

Inflazione, prezzi alle stelle e tasse sempre più onerose stanno mettendo veramente a dura prova gli Italiani, da sempre riconosciuti come un popolo di grandi risparmiatori. La soluzione, per molti, è il ricorso a finanziamenti e prestiti presso Banche ed enti creditori per poter far fronte alle spese sempre più ingenti e numerose.

Se il riscorso a forme di finanziamento esterno è sempre più frequente, aumentano anche i casi di pagamenti insoluti e di debiti: molte famiglie non riescono a far fronte alle rate di restituzione del credito imposte dai vari enti o dal Fisco e finiscono per indebitarsi sempre di più. Per questo sono nate società come Rexpira, specializzate nella consulenza e assistenza alle persone che hanno accumulato debiti con banche, finanziarie o con il Fisco e non sono più in grado di sostenerli.

D’altra parte il ricorso a questi finanziamenti è ormai frequente perché i cittadini hanno diverse necessità urgenti da fronteggiare, come quella di avere a disposizione liquidità, oppure di dover acquistare un’auto, di dover arredare o ristrutturare casa. Voci di spesa semplici che però, unitamente a tasse, caro energia e aumento dei prezzi anche dei beni alimentari, pesano come un macigno sui bilanci familiari.

La prospettiva di creare debito però è concreta perché, mentre si tenta di ripagare gli enti di credito, ci si trova nella condizione di dover far fronte ad altre spese, spesso anche impreviste. Il rischio più grande è quello di andare in cortocircuito accumulando debiti difficili da liquidare tanto da vedersi pignorare beni mobili ed immobili.

Aumento dei prezzi e pericolo debiti: come difendersi

L’aumento dei prezzi degli ultimi mesi riguarda ogni settore: dalle materie prime all’energia, passando per gli alimentari, la ristorazione, l’abbigliamento, le rette scolastiche, i mezzi di trasporto e molto altro ancora. Una delle voci che salta però subito all’occhio è quella legata al costo del gas, sempre più scarso e difficile da reperire, e alla maggiore richiesta di energia elettrica: gli aumenti dei costi dell’energia hanno così toccato quota +16,4% portando una serie di aumenti a valanga in tutti i comparti.

Quella che doveva essere la ripresa economica post pandemia si sta dunque rivelando una scure che si abbatte ogni giorno di più sulla testa degli italiani. Sbloccate le cartelle esattoriali, la sospensione delle rate dei mutui e persino i licenziamenti, nel Paese ci si è ritrovati a fare i conti con problemi finanziari sempre più difficili da scalare. Ecco dunque che il ricorso a prestiti, finanziamenti e rateizzazioni è divenuto sempre più frequente, portando con sé il rischio di rimanere insoluti. Per evitare questa condizione le società di consulenza dedicate alla risoluzione del debito sono ormai divenute un’importante ancora di salvataggio alla quale ci si può aggrappare quando le difficoltà nel ripagare i debiti diventano veramente eccessive.