Si parla spesso e volentieri di artrite nei cani, eppure c’è bisogno immediatamente di spiegare la differenza tra due termini che tante volte vengono usati come dei sinonimi. L’artrite è un’infezione che va a colpire le cartilagini delle ossa, che si possono curare e trattare, ma solo se riconosciute e individuate sufficientemente in tempo, mentre l’artrosi è un processo di carattere degenerativo di usura che ha ad oggetto le cartilagini le ossa delle articolazioni.
È chiaro che l’artrite cane è una situazione medica che comporta anche una maggiore sensazione di dolore nei cani, senza dimenticare come sia estremamente persistente. I due segnali principali che può essere in atto una simile patologia corrispondono alla rigidità delle articolazioni e dei muscoli.
Rispetto a quanto avveniva in passato, i cani vivono certamente molto di più e questa nuova tendenza, come si può facilmente intuire, ha comportato un notevole incremento dell’incidenza di quelle che vengono chiamate condizioni croniche dolorose, come per l’appunto l’osteoartrite.
Come si può riconoscere
Il dolore, nel caso in cui dovesse essere collegato a delle patologie croniche, come nel caso dell’osteoartrite, comporta chiaramente il fatto di dover attutare una serie di attività di gestione anche a livello veterinario. Il primo passo da seguire è sempre e comunque quello di capire quale sia la zona del corpo del cane che provoca maggior dolore all’animale.
Tra i vari sintomi che sono correlati a questa patologia, bisogna mettere in evidenza come ci sia non solo il dolore, ma anche la zoppia, che rappresenta la manifestazione più evidente relativa al dolore.
Non sono le uniche problematiche, dal momento che spesso e volentieri il cane che soffre di osteoartrite va anche a palesare tutta una serie di cambiamenti a livello comportamentale, correlati al dolore cronico.
In tal senso, l’aiuto che viene garantito dal proprietario è molto importante, visto che solo chi conosce alla perfezione l’animale e il modo in cui si comporta nella vita di tutti i giorni è in grado di individuare anche i cambiamenti più impercettibili. È abbastanza facile intuire come nel cane il dolore cronico che a condizionare in modo altamente negativo la qualità della vita dell’animale. In modo particolare, va a influenzare la mobilità, l’attività e l’umore.
Come si può trattare l’artrite nel cane
Il fatto che il proprietario possa collaborare nella valutazione dei vari aspetti negativi connessi all’osteoartrosi è senz’altor importante, anche perché va ad aggiungere un altro tassello per permettere al medico veterinario di optare per la tattica di trattamento più adeguata alle condizioni cliniche del cane.
In tale processo di valutazione vanno tenuti conto diversi aspetti, tra cui andatura, semplicità di movimento, il peso del corpo e la condizione a livello muscolare, i punti in cui si manifesta maggiormente il dolore, l’umore, e la capacità di portare a termine una serie di attività ben specifiche. È chiaro che una valutazione completa sotto ogni aspetto del cane che è oggetto di questo tipo di problematica deve necessariamente comprendere anche un esame ortopedico veterinario.
Anche in questo senso, torna sempre centrale il ruolo del proprietario del cane, che potrà essere chiamato alla compilazione di tutta una serie di questionari che si dovranno compilare e che riguardano delle domande che si concentrano essenzialmente sulla qualità della vita.
Ovviamente, per contrastare la sensazione di dolore, è chiaro che poi il medico veterinario dovrà necessariamente prevedere anche una terapia a livello farmacologico. Lo stato di salute dell’animale sarà oggetto di test in maniera continua e può essere accompagnato anche da una serie di modifiche che riguardano la dieta, con un maggiore controllo del peso, il consumo di specifici supplementi alimentari, lo svolgimento di sedute di fisioterapia e di agopuntura.