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Andrea Baggio: come tutelare la reputazione online e difendersi dalla diffusione di notizie false sul web

By Athesis Studio

Andrea Baggio: Come districarsi nel web e non cadere vittima di attacchi reputazionali. Quali sono i mezzi a vantaggio di consumatori ed imprenditori per contrastare la diffamazione online.

 

Se c’è una cosa che abbiamo imparato dalla pandemia, è che le nostre vite sono irrimediabilmente legate a quell’invisibile rete chiamata Internet. L’uso massivo di dispositivi digitali ha di nuovo aperto il dibattito sui pro e i contro di un’esposizione mediatica così totalizzante. Purtroppo, però, un aspetto che viene sempre poco approfondito riguarda i rischi che si corrono online e le relative conseguenze.

In poche parole, ancora troppa poca attenzione viene riservata al modo in cui internet incide sulla reputazione di ognuno di noi, si parli di imprese o privati cittadini.

Ci sono aziende che si occupano proprio di questo. È il caso di ReputationUP, azienda internazionale leader in Italia fondata dal veneto Andrea Baggio, che da 26 anni opera nel mercato della reputazione online.

Abbiamo parlato con il CEO per l’Europa di ReputationUP, Andrea Baggio, per capire meglio quali siano i rischi connessi ad Internet e i loro effetti sulla reputazione.

 

  • Internet è uno strumento alla portata di tutti. Lo si dice spesso, ma cosa significa realmente?

Internet è la rivoluzione del millennio, il suo potenziale è pressoché illimitato. A partire dal fatto che tutti possono farne uso e in qualunque modo. Proprio per questo è un’arma a doppio taglio. I social network, per esempio, sono ormai luoghi di interazione, in cui si portano avanti vere e proprie conversazioni. Bene, il discorso riguarda non solo i social network, ma il web, in generale.

 

  • E cosa implica questo cambio di prospettiva?

Se prima il raggio di azione delle tue affermazioni toccava al massimo i pettegolezzi del vicinato, adesso invece è più dannoso. A differenza della carta stampata, quello che dici online resta e, con un clic, è condivisibile da milioni di persone. Inoltre, tramite i vari media, può ricevere un’amplificazione enorme. Tutto va a costruire la reputazione online. Mi riferisco a video e foto, ma anche alle recensioni, siano esse positive o negative.

 

  • Con quelle negative, però, si corre il rischio di cadere nell’ambito della diffamazione online.

Sì, è un terreno scivoloso. Talvolta le persone esprimono le proprie opinioni con eccessiva leggerezza, senza preoccuparsi dell’impatto che queste avranno sugli altri.

 

  • Sembra che di mezzo ci sia un’importante distinzione da fare, che riguarda i due concetti base di ‘vero’ e ‘falso’.

Esattamente. Una critica negativa, per quanto feroce, espressa sulla base di criteri oggettivi e reali, può sempre essere ammessa. Sta all’imprenditore di turno riuscire a sfruttare la critica come un’opportunità di crescita. Diverso è il reato di diffamazione online, che consiste nell’atto di offendere l’onore e la reputazione online attraverso la condivisione sul web di insulti o notizie false. Torniamo al punto iniziale, se tutti hanno la possibilità di dire ciò che pensano, allora chiunque potrà lasciare una recensione o un commento. Questo però non significa che corrisponda a verità.

 

  • Come fare, allora, per contrastare questo fenomeno che poi è un vero e proprio reato?

I social network e le piattaforme di recensioni o forum dovrebbero avere delle politiche di tutela più severe, sia nei confronti del consumatore, che del fornitore di servizi. Non sempre è così. Google mette a disposizione, per i suoi canali, un modulo di richiesta di rimozione. Certo anche lo Stato fornisce dei mezzi per difendersi, sia attraverso la segnalazione alla Polizia Postale, sia grazie all’approvazione del testo sul Diritto all’oblio. In tutti questi casi, però, i tempi di attesa sono lunghissimi, mentre si tratta di problemi che richiedono una risposta rapida, praticamente immediata.

 

  • È qui che interviene ReputationUP.

Proprio così. Rivolgersi a degli specialisti della reputazione online significa poter contare su un doppio servizio. Da un lato, si agisce in termini di pulizia reputazionale, per cui si procede all’eliminazione o deindicizzazione dei contenuti diffamanti. Dall’altro, si va lavora per ricostruire o rafforzare la reputazione positiva.

 

  • Nel caso delle aziende, quali sono le conseguenze concrete con le quali dover fare i conti?

Do due dati, in modo tale che si capisca la portata del problema. Secondo una ricerca condotta dal Centro Studi di ReputationUP, il 93% dei consumatori basa le sue scelte di acquisto sulle recensioni online. Di conseguenza, un’azienda che ha 4 o più recensioni negative nelle ricerche di Google, rischia di essere esclusa dalle scelte. Questo perché il commento negativo innesca una reazione a catena che produce un calo di visualizzazione del sito e, pertanto, un calo delle vendite.

 

  • Come agisce ReputationUP in questo caso?

Nel caso di un attacco reputazionale, ReputationUP offre servizi di protezione, con studi e ricerche periodiche che consentano di agire in maniera immediata sull’eliminazione e gestione del contenuto falso e negativo presente in rete. Il RepUP Monitoring Tool, per esempio, è un software che ci assicura un’immediata capacità di reazione grazie al monitoraggio continuo di surface web, Deep Web e Dark Web. Agire in velocità è fondamentale per contrastare la crisi reputazionale che la diffamazione online potrebbe innescare.