L’evoluzione delle nuove tecnologie ha portato dei cambiamenti significativi per quanto riguarda soprattutto i mezzi di comunicazione. Da questo punto di vista non possiamo fare a meno di considerare anche le mutazioni che interessano il mezzo radiofonico, sempre più aperto all’advertising digitale di tipo contemporaneo. Non potrebbe essere che così, valutando il fatto che il modo in cui ascoltiamo i contenuti musicali e radiofonici in generale è stato interessato da alcuni cambiamenti che potremmo definire addirittura “rivoluzionari”. Queste mutazioni prima avevano caratterizzato soprattutto il mondo del video e adesso si stanno estendendo anche all’audio.
Il rapporto tra l’advertising digitale e il formato audio
Quali sono i rapporti fra il formato audio e l’advertising contemporaneo? Molto interessanti a questo proposito le opinioni di Giovannipio Gravina, CEO di Publicom, un’azienda che si occupa da tempo di digital e che da questo punto di vista segue anche il percorso di trasformazione della radio in un’esperienza a 360 gradi.
Gravina, proprio parlando di questa trasformazione e inserendola nel campo di una vera e propria evoluzione da non sottovalutare, ha chiarito che cosa oggi possano essere considerati i contenuti radiofonici. In rapporto all’audio l’opinione del CEO di Publicom è molto chiara, perché afferma come oggi possiamo fare riferimento all’audio inteso come una piattaforma in grado non solo di raggiungere più utenti in modo efficiente, ma anche come un’esperienza da cui si possono ricavare metriche importanti per le analisi.
Attraverso una precisa analisi dell’audio e dell’esperienza radiofonica, si possono ricavare delle informazioni importanti sui comportamenti di ascolto, dati geografici e demografici. Quindi l’esperienza audio garantita dalla radio si inserisce perfettamente all’interno di un mercato sempre più essenziale, nell’ambito del quale diventa fondamentale riuscire ad avere molte più opportunità di pubblicità rivolte ad un preciso target di riferimento. In particolare Gravina fa notare come il programmatic audio riesca ad offrire più controllo sul targeting.
La formazione e l’esperienza di Giovannipio Gravina
Gianpio Gravina si laurea nel 2010 al Politecnico di Milano, conseguendo il titolo accademico in Ingegneria delle Telecomunicazioni. Dopo alcune esperienze lavorative nel campo del digitale, nel 2012 fonda Publicom, una web agency a Milano che si orienta nell’ambito IT e che poi si apre sempre di più al settore dell’advertising.
Gravina conta sempre di più sulle sue esperienze di formazione e di perfezionamento, come quelle che ha conseguito nel 2016 a Londra e come le certificazioni Google in diversi campi.
Nel frattempo rafforza l’attività di Publicom, che oggi si apre sempre di più a quelle aziende che hanno bisogno di un miglioramento del loro business. Publicom infatti si contraddistingue per un’attenzione profonda nei confronti delle esigenze degli utenti, su tutto ciò che riguarda il marketing e il media planning e i media per tutto ciò che riguarda la tecnologia.
Gravina si impegna fino in fondo nel coordinare un gruppo di 20 collaboratori che operano in vari Paesi in tutto il mondo. Gli operatori di Publicom si contraddistinguono per le loro peculiarità, che sono quelli di connettere il loro lavoro con gli standard più alti di mercato.
Publicom si occupa di siti web, di e-commerce, di siti corporate, di web marketing e pubblicità. Inoltre realizza progetti di grafica creativa, di ottimizzazione SEO, di social media marketing, di direct e-mail marketing ed esegue lavori di monitoring & reporting.
Publicom a Milano è considerata un punto di riferimento per tutte quelle aziende che hanno bisogno di un’esperienza gratificante e che sono consapevoli di quanto sia importante migliorare il proprio business aziendale partendo da una visibilità più accentuata anche tramite l’online, soddisfacendo le più specifiche esigenze in termini di pubblicità.