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A22

A22: la prima autostrada “intelligente” d’Italia

By Athesis Studio

Il processo che porterà a delegare completamente la guida del veicolo a una forma di intelligenza artificiale si è già innescato e, se non si è già compiuto, è più per le indispensabili verifiche sul fronte della sicurezza e dell’attribuzione di eventuali responsabilità che per la mancanza della tecnologia necessaria. Le strade, invece, restano per lo più delle infrastrutture “analogiche”, con qualche significativa eccezione. Autostrada del Brennero Spa, ad esempio, da anni collabora allo sviluppo di progetti europei con l’obiettivo di rendere la A22 la prima autostrada “intelligente” d’Italia.

Veicoli che parlano tra loro e con l’autostrada: C-Roads Italy

C-Roads Italy fa parte del Programma Europeo Connecting Europe Facility (CEF) per l’implementazione di servizi intelligenti di trasporto cooperativi (C-ITS) in Italia. Si tratta del primo passo per fare in modo che l’autostrada comunichi con i veicoli che la percorrono. L'obiettivo principale del progetto è quello di testare, verificare e dimostrare come i sistemi cooperativi Vehicle-to-Vehicle (V2V) e Vehicle-to-Infrastructure (V2I), armonizzati a livello europeo, possano avere un impatto positivo sulla sicurezza, sulla fluidità del traffico e sull'ambiente. Ad oggi, Autostrada del Brennero ha già istallato 63 Road Side Unit (RSU). Ora si appresta a istallarne altre venti, quindici delle quali saranno mobili, da utilizzare cioè sulla flotta aziendale per la gestione dei lavori stradali e delle operazioni. A loro il compito di collegare il centro di controllo della A22 con i veicoli che la percorrono in modo da poter trasmettere direttamente sul cruscotto avvisi di allerta, come la presenza di cantieri e incidenti, o dati meteo come nebbia e neve. Due le applicazioni specifiche oggetto di sperimentazione all’interno di C-Roads Italy in A22. Con FCA, Autobrennero  si prepara a sperimentare lo Highway Chauffeur, ossia permettere ai veicoli di effettuare autonomamente anche manovre di controllo laterale e longitudinale, necessarie ad esempio in fase di sorpasso. Con Iveco, invece, a breve si procederà a testare in autostrada il Truck Platooning: un convoglio di più camion connessi tra di loro con il primo a guidare gli altri.

 Guida autonoma senza frontiere: 5G Carmen

Parte del Programma Europeo Horizon2020, 5G Carmen è un progetto sulla validazione transfrontaliera nell’ambito della mobilità cooperativa, connessa e automatica. L’obiettivo che si pone è creare un corridoio abilitato per il 5G da Monaco a Bologna, nel quale eseguire delle dimostrazioni transfrontaliere su larga scala della tecnologia 5G. In particolare, sul fronte della guida autonoma, il 5G si renderà indispensabile nella “negoziazione di manovre”. In altre parole, sarà determinante quando a “dialogare” non saranno più solo i singoli veicoli con l’infrastruttura, ma anche i singoli veicoli tra di loro, ad esempio per impostare un cambio di corsia.

Rispetto dell’ambiente: BrennerLec

Il progetto BrennerLec (Brenner Lower Emissions Corridor), approvato dalla Commissione europea il 18 marzo 2016, è un primo e riuscito tentativo di usare l’intelligenza artificiale per ridurre l’inquinamento provocato dai veicoli e rendere contestualmente il traffico più scorrevole. I dati di traffico, di inquinamento e meteo vengono analizzati in tempo reale da un algoritmo sviluppato nel corso del progetto che al momento “suggerisce” agli operatori del Centro di controllo (Cau) della Autobrennero quando e di quanto abbassare le velocità medie in modo da evitare il fenomeno dello stop and go tipico del traffico intenso e ridurre così contestualmente inquinanti e tempi di percorrenza.

La mobilità tra i settori più coinvolti nella trasformazione digitale

Insomma, il settore della mobilità sarà con ogni probabilità tra quelli maggiormente interessati dall’affermarsi, nella nostra quotidianità, dell’intelligenza artificiale. Ciò è già perfettamente visibile nello sviluppo dei nuovi modelli di automobile, ormai in gran parte orientati verso i primi livelli della guida autonoma. L’uomo, per il momento, resta l’unico vero cervello del veicolo, ma i modelli più evoluti già oggi permettono di delegare alla propria auto il mantenimento delle distanze di sicurezza e della traiettoria all’interno della corsia di marcia. Autostrada del Brennero sta facendo la sua parte per fare in modo che anche la strada sia un tassello pronto alla prossima trasformazione digitale della mobilità.