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Restrizione del flusso sanguigno: è possibile ingannare il metabolismo per diventare piu forti?

By Athesis Studio

È ormai ben noto a tutti, soprattutto a chi ci segue nelle newsletter e sui nostri canali social, che essere più FORTI sia indubbiamente conveniente, per diversi motivi.
Innanzitutto la forza è il primo elemento protettivo per la maggior parte dei dolori muscoloscheletrici e acciacchi vari: avere una parete addominale forte (il famoso CORE) è un ottimo modo per prevenire il mal di schiena; rinforzare il quadricipite protegge dalla maggior parte degli infortuni al ginocchio; la cuffia dei rotatori debole è l’elemento comune a moltissime patologie di spalla; volendo fare un esempio più ricercato, sapevi che alcune tipologie di mal di testa sono dovute alla debolezza dei muscoli profondi cervicali? E potrei andare avanti con molti altri esempi.

Insomma, tanti dei casi che vedo in studio sono riconducibili a deficit di forza di alcuni distretti muscolari oppure sono curabili tramite percorsi di rinforzo. Per questo motivo i nostri pazienti, siano essi giovani o anziani, atletici o sedentari, manager o impiegati, sanno che non resteranno a lungo stesi sul lettino, ma presto si ritroveranno un bilanciere in mano o in posizione di squat!

 

Tuttavia, in questi casi spesso ci troviamo di fronte ad un paradosso: come possiamo far diventare più forte un muscolo mentre il paziente prova dolore? Per rinforzare bisogna applicare dei carichi, che con il dolore può risultare complicato o addirittura impossibile.
Come risolvere questo dilemma?

Una soluzione che è stata proposta dai ricercatori in ambito di fisiologia ed allenamento è la restrizione del flusso sanguigno (che chiameremo d’ora in poi BFR).

 

In cosa consiste questa tecnica? Riassumendo in pochissime parole: se non puoi affaticare il muscolo applicando del peso, simula la fatica togliendo energia a quel muscolo; in questo modo si ritroverà in una situazione di “crisi” e sarà costretto ad aumentare il proprio metabolismo.
Come possiamo togliere energie ad un muscolo? È sufficiente applicare una fascia, ad esempio intorno alla coscia, che limiti l’afflusso di sangue a quel muscolo, e poi farlo lavorare con un esercizio come lo squat.

 

Per rendere più comprensibile questa metodologia di lavoro, faccio un esempio pratico di una delle applicazioni più diffuse del BFR: la riabilitazione del legamento crociato anteriore.
In questo caso il paziente ha subito una ricostruzione legamentosa e chiaramente non può applicare carichi sul ginocchio, ma non può nemmeno permettersi di restare totalmente fermo, poichè perderà troppa massa muscolare e forza.
Applicheremo quindi questa speciale fascia compressiva (collegata ad un dispositivo che controlla in modo molto preciso la pressione applicata) per ridurre il flusso di sangue nella sua gamba, e lo faremo lavorare con semplici esercizi di rinforzo come lo squat o la leg extension.
Cosa abbiamo ottenuto? Il muscolo percepirà un grosso sforzo, ma l'articolazione, ed il legamento appena ricostruito, non subiranno alcuno stress meccanico, permettendo di velocizzare enormemente il recupero muscolare post operatorio!

 

In questo video puoi trovare una descrizione più ampia della metodica BFR, con altri esempi pratici e video dimostrativi.

🚀 Esercizio con restrizione del flusso sanguigno: possiamo velocizzare il metabolismo cellulare?

 

Se hai delle domande o pensi che il lavoro con restrizione del flusso sanguigno possa esserti utile, contattaci tramite i canali social del centro Agorà Medical.