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Turismo, a giugno è crollo del 50 per cento

Da sin. Calzavara, Consiglio regionale, Zoggia, sindaco di Jesolo, Forcolin, vicepresidente del Veneto, Zaia, governatore, e Caner, assessore
Da sin. Calzavara, Consiglio regionale, Zoggia, sindaco di Jesolo, Forcolin, vicepresidente del Veneto, Zaia, governatore, e Caner, assessore
Da sin. Calzavara, Consiglio regionale, Zoggia, sindaco di Jesolo, Forcolin, vicepresidente del Veneto, Zaia, governatore, e Caner, assessore
Da sin. Calzavara, Consiglio regionale, Zoggia, sindaco di Jesolo, Forcolin, vicepresidente del Veneto, Zaia, governatore, e Caner, assessore

INVIATA A JESOLO «Le presenze a giugno sono dimezzate». È impietoso il dato che arriva dal Sindacato italiano balneari aderente a Fipe Confcommercio: meno 50 per cento per le spiagge del Veneto rispetto allo scorso anno. Colpa del Covid-19. Anche se, fortunatamente, stanno arrivando timidi segnali positivi con un aumento delle prenotazioni degli italiani, non basta. Perché lo zoccolo duro dei turisti è straniero: su 20 milioni di presenze in Veneto, oltre il 60% arriva da fuori Italia. Serve allora una cura da cavallo. Ecco perché il Veneto ha stipulato un’alleanza con l’Emilia Romagna e il Friuli Venezia Giulia per riconquistare i turisti stranieri per eccellenza in queste zone: i tedeschi. «Difficile dire a un cittadino del mondo che in 100 chilometri di spiaggia c’è differenza. Per questo dobbiamo presentarci insieme. Ed è solo l’inizio», promette il governatore del Veneto, Luca Zaia. Ieri era a Jesolo, nella terrazza dell’hotel Cavalieri Palace, per presentare l’accordo (non si è tirato indietro quando è stato chiamato in spiaggia per firmare autografi, resistendo in giacca nonostante il solleone). Insieme a lui, idealmente perché collegati in videoconferenza, c’erano gli altri due presidenti: Stefano Bonaccini (Emilia Romagna), da Cesenatico, e Massimiliano Fedriga (Friuli Venezia Giulia), da Lignano. SPOT ED EMOZIONI. L’accordo tra le Regioni prevede uno spot tv da 20 secondi che, in una carrellata di immagini, racconta i 300 chilometri di spiagge e le località più suggestive dell’accoglienza, del relax e dello svago oltre che della movida estiva veneta, emiliana e friulana. Questo sarà trasmesso - oltre 2mila passaggi - nella web tv di Wetter.com, il più famoso sito di previsioni meteo tedesco, e in 830 passaggi tv su canali nazionali e specializzati in fasce orarie strategiche. Si è partiti ieri per proseguire per tutto il mese. Costo? «Spendiamo 100 mila euro all’anno per Regione per tre anni - spiega l’assessore al turismo veneto, Federico Caner -: in tutto 900 mila euro per un piano di comunicazione che vale 1,8 milioni. A ottobre poi prevediamo un evento comune per i buyer internazionali». VERSO UN UNICO BRAND. «Stiamo giocando di squadra - rincara Zaia - perché al turista i confini geografici, ormai è dimostrato, interessano poco. Ma è solo l’inizio di un percorso per arrivare alla creazione di un marchio unico. Serve creare la nostra Costa del Sol. Sarebbe bello trovare un nome ad effetto anche per le nostre spiagge». SICUREZZA. Bonaccini poi dichiara: «Stiamo dimostrando con i fatti che dei confini geografici o degli schieramenti politici (lui è del Pd, Zaia e Fedriga della Lega, ndr) non ci interessa: al centro ci sono i cittadini e la promozione del benessere e l’economia. Con la Germania c’è un rapporto storico il messaggio che vogliamo recapitare è che da noi si arriva facilmente, in auto, in aereo e ora anche in treno con un collegamento da Monaco giornaliero». Oltre al mare e a un servizio di qualità, qui si trova sicurezza sanitaria, come ha confermato Fedriga: «Durante la fase critica abbiamo governato l’emergenza. Ora l’area è sicura, lo dimostrano i dati. Cosa che non sta accadendo nei luoghi dove, nei mesi scorsi, si volevano creare dei corridoi turistici verso la Croazia ai danni dell’Alto Adriatico. Quei territori oggi sono di nuovo in crisi pandemica». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Cristina Giacomuzzo

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