<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Cologna e Pressana in lutto

Giovane mamma stroncata a 37 anni

Arianna Fin con il marito Valeriano Lora e le loro adorate bambine FOTORIPRODOTTE DIENNE
Arianna Fin con il marito Valeriano Lora e le loro adorate bambine FOTORIPRODOTTE DIENNE
Arianna Fin con il marito Valeriano Lora e le loro adorate bambine FOTORIPRODOTTE DIENNE
Arianna Fin con il marito Valeriano Lora e le loro adorate bambine FOTORIPRODOTTE DIENNE

Un terribile dramma scuote le comunità di Cologna e Pressana (Verona). Arianna Fin, 37 anni, impiegata di banca e mamma di due bimbe, rispettivamente di sei e quattro anni, è morta mercoledì sera in ospedale a San Bonifacio, dopo anni di sofferenze dovute al cancro.

 

Arianna, Ary per gli amici, ha guardato avanti. Finché ha potuto. Fino a che le forze gliel'hanno permesso. Ha rivolto i suoi pensieri alle sue meravigliose bambine, Benedetta e Vittoria Maria, e al marito che amava profondamente, Valeriano. Ma alla fine ha dovuto lasciare questo mondo, dove purtroppo negli ultimi anni ha frequentato più ospedali che parchi gioco. La storia di questa donna, esile, dallo sguardo dolce e dal sorriso ampio e sincero, è la storia di una combattente attaccata alla vita.

 

«Quello che mi rattrista di più in questo momento, oltre all'immenso dolore per la perdita di mia moglie, è il fatto che le nostre bambine non potranno sapere fino in fondo quant'era in gamba la loro mamma», si dispera Valeriano Lora, agente di polizia locale a Sossano, in provincia di Vicenza, ex campione sulle due ruote con la FDB di Cologna.

 

«Quando ci trovavamo fuori a chiacchierare, se non avessi saputo della sua malattia non l'avrei mai intuito tanta era la sua solarità, la sua positività, il suo sguardo rivolto al futuro e quel suo sorriso fantastico che non la lasciava mai malgrado la sofferenza della malattia», ricorda Mirka, un'amica d'infanzia della 37enne. Arianna era originaria di Caselle di Pressana.

 

Aveva conosciuto Valeriano giovanissima, a 17 anni, durante una serata trascorsa a ballare con gli amici in discoteca. Era stato subito un grande amore e, da quel momento, i due non si sono più lasciati. Dopo aver concluso gli studi universitari di Economia, la giovane aveva trovato lavoro nella filiale di Lonigo di Crediveneto. Dopo la chiusura di Crediveneto era passata al Credito cooperativo Vicentino di Pojana.

 

Nel 2011, Arianna e Valeriano si sono sposati nella chiesa di Caselle e si sono trasferiti in un appartamento in affitto a Pressana, dove sono rimasti a vivere per quattro anni. Nel 2013 è nata Benedetta, la loro primogenita. Nel 2016, alla nascita della seconda figlia, Vittoria Maria, la famiglia Lora ha acquistato una casa a Cologna. Doveva essere un nuovo inizio, il coronamento di un'esistenza ricca di affetto, complicità, fatiche, speranze e progetti comuni a tutte le famigliole appena formatesi. Arianna e Valeriano condividevano la passione per le escursioni in montagna, per le pedalate all'aria aperta, per i viaggi in luoghi esotici. Ma il terribile destino che li attendeva avrebbe fermato tutto in maniera spietata.

 

«Quando Vittoria Maria ha compiuto tre mesi, ad Arianna è stato diagnosticato un adenocarcinoma in fase avanzata al retto, che lasciava poche speranze perché aveva già delle metastasi in altri organi», racconta il marito. Una sentenza lapidaria, senza possibilità di smentite. Non è stata l'unica in questi quattro anni di calvario scanditi da sofferenza e disperazione ma anche da continua speranza.

 

Arianna, sostenuta da un marito eccezionale, che non l'ha mai abbandonata un attimo durante la sua battaglia con la malattia, ha dovuto affrontare una sfida crudele dopo l'altra, sottoporsi a numerosi interventi e a diversi tipi di terapie, aggrappandosi ogni volta ad una flebile speranza e riuscendo a riprendersi per tornare ad abbracciare i suoi due tesori. Fino a sabato 21 giugno. Il giorno del trentanovesimo compleanno di Valeriano la febbre le è salita infatti per l'ennesima infezione (ne ha avute nove negli ultimi mesi). Ha fatto gli auguri al marito dal letto d'ospedale e ha continuato a stringergli la mano fino all'ultimo respiro, sicura che il suo immenso cuore di moglie e mamma avrebbe continuato a battere in Valeriano, prezioso e insostituibile compagno della sua breve vita. •

Paola Bosaro

Suggerimenti