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In aula e poi «isolato» Polemiche sul Consiglio

Il consigliere Jacopo Foroni
Il consigliere Jacopo Foroni
Il consigliere Jacopo Foroni
Il consigliere Jacopo Foroni

Non si placa la polemica sul consiglio comunale convocato a Villafranca nonostante la grave emergenza coronavirus. Ancor più dopo che è emerso che uno dei consiglieri presenti alla seduta è stato messo in quarantena la sera stessa, avendo saputo in quel momento che un suo familiare convivente era risultato positivo al Covid 19, al secondo tampone effettuato. Ora torna sul tema il gruppo di maggioranza Villafranca Domani, assente in consiglio, ma chiamato in causa dal collega di Insieme si può, Adriano Cordioli. «Il nostro gruppo non si è presentato a causa di problemi legati alla sfera familiare, oltre che per prudenza non volendo rischiare di espandere il contagio tra la popolazione», spiegano i tre consiglieri di Villafranca Domani, Domenico Tedesco, Jacopo Foroni e Nicole Ortombina. «Oltretutto all’ordine del giorno c'erano temi che potevano essere evasi senza convocare un consiglio, che avrebbe implicato contatti tra decine di persone. Oggi tutte le forze politiche nazionali e locali nonché i medici ci chiedono prudenza e senso di responsabilità dicendoci di stare a casa e di non creare contatti se non per situazioni di assoluta necessità, questo è il principio legale e legittimo che abbiamo ritenuto di seguire. Alcuni credono di dover dare un segno positivo ai cittadini riunendosi quando non è essenziale, noi invece, salvo le reali e improcrastinabili necessità, abbiamo ritenuto come la gran parte dei colleghi di maggioranza e di minoranza di dover dare altro segnale ossia quello di prudenza e osservanza ligia dei decreti sanitari». Al consiglio, infatti, non erano presenti altri consiglieri di maggioranza e anche dell'opposizione, con l'eccezione di Paolo Martari (Pd). «Visto quello che è successo», continua il gruppo, «ossia l’esistenza di un contagiato tra i familiari di un consigliere presente alla seduta, ancor più siamo convinti che la nostra prudente decisione fosse quella giusta». I tre rispondono anche alle dichiarazioni di Cordioli secondo le quali Villafranca Domani si sarebbe sfilata all'ultimo momento dalla riunione consiliare: «La nostra assenza è stata comunicata già il 12 marzo, una settimana prima del consiglio stesso (convocato il 13 marzo per il 19, ndr), e per le vie brevi è stata anche ventilata la possibilità di effettuare il consiglio in videoconferenza, come previsto dal decreto Cura Italia, articolo 73. Un’ipotesi, quest’ultima, che avrebbe messo al riparo tutti - consiglieri, assessori e addetti ai lavori - dalla possibilità di contagio da un virus che, come ormai è pacifico, ha alti livelli di contagiosità, salvaguardando così anche la funzionalità degli spazi comunali. Il nostro comportamento è in linea con le indicazioni dei decreti governativi e delle massime autorità sanitarie». •

M.V.A.

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